Vent’anni dopo la sua uscita, il brano In Da Club di 50 Cent è stato certificato disco di diamante.
50 Cent: il successo di “In Da Club”
New York, 2003. Sotto l’ala delle label Aftermath di Dr. Dre e Shady Records di Eminem, l’ascesa di 50 Cent ebbe inizio con un pezzo che nel tempo ha fatto la storia del rap mondiale. Primo singolo estratto da Get Rich Or Die Tryin’, progetto discografico che inizialmente non doveva essere il suo album di esordio, In Da Club è stato un successo sin dalla sua uscita.
Già certificato disco di platino dalla Recording Industry Association of America (RIAA), il brano raggiunse il primo posto delle classifiche in diversi Paesi del mondo come America, Danimarca, Germania, Irlanda e Svizzera. Con il singolo, 50 Cent ottenne anche due nomination ai Grammy Awards del 2004 nelle categorie Best Male Rap Solo Performance e Best Rap Song mentre l’anno prima conquistò due premi agli MTV Video Music Awards nelle categorie Best Rap Video e Best New Artist.
50 Cent: l’influenza culturale e probabile il prossimo disco di diamante
La certificazione del disco di diamante, il primo della sua carriera, indica che il rapper ha tagliato il traguardo delle 10 milioni di copie vendute, incluso lo streaming. Il successo di In Da Club lo si nota anche dall’influenza che ha avuto in tutto il mondo. Ad esempio, in Italia, Tony Effe ha campionato il pezzo per il suo singolo Boss – prendendo ispirazione dal pezzo di 50 Cent anche per il video – mentre più di recente è stato Ed Sheeran a omaggiare il rapper newyorkese con una cover acustica durante l’apertura del concerto di John Mayer a Los Angeles.
Questo nuovo successo arriva proprio durante il tour celebrativo – con una tappa anche al Mediolanum Forum di Milano lo scorso 22 ottobre – per i vent’anni del disco in cui è contenuto il singolo, che all’inizio di quest’anno ha superato il miliardo di stream su Spotify. Proprio l’album attualmente festeggiato potrebbe portargli un nuovo disco di diamante: attualmente, Get Rich Or Die Tryin’ conta 9 milioni di copie vendute solo negli Stati Uniti. Una nuova certificazione è in vista?
