BigMama: uno speech a New York contro le discriminazioni

Da Sanremo alla Grande Mela. Oggi, 22 febbraio 2024, BigMama terrà un discorso a New York davanti a migliaia di studenti provenienti da diversi Paesi del mondo.

BigMama: lotta a ogni forma di violenza

Dopo i messaggi di positività e riscatto portati sul palco dell’Ariston per il 74° Festival della Canzone Italiana con il brano La rabbia non ti basta, l’artista parlerà davanti a una platea internazionale di 2mila ragazzi tra i 16 e i 17 anni dei temi a lei più cari ovvero la lotta al bullismo, al body shaming e a qualsiasi forma di discriminazione o violenza.

La rapper nonché cantante è stata scelta per intervenire, nell’ambito dell’iniziativa Gcmun talks dal titolo Le arti per la cittadinanza globale (The Arts for Global Citizenship #AGCNewYork24), organizzato da United Network, organizzazione associata al Dipartimento di Global Communications delle Nazioni Unite.

BigMama - La rabbia non ti basta (cover)
BigMama – La rabbia non ti basta (cover)

BigMama: con GCMUN per crescere guardando al futuro

GCMUN è una conferenza internazionale sul modello delle Nazioni Unite che coinvolge gli studenti, creando un ambiente interattivo che incoraggia la partecipazione attiva e le discussioni significative. Generalmente, gli eventi si svolgono presso lo Sheraton New York Times Square Hotel. In alcune occasioni, se concessa, gli speech vengono svolti nell’Aula dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel Palazzo di Vetro di New York.

Il discorso di BigMama si intitolerà Crescere e guardare al futuro. L’artista partirà dalle sue esperienze personali nelle quali è stata vittima di bullismo e body shaming in adolescenza per parlare di riscatto – come fatto anche in diversi suoi brani come Formato XXL o TooMuch – e per stimolare dei momenti di riflessione per un futuro migliore.

BigMama
BigMama

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Donato Cerone
Donato Cerone

Lucano dal mezzo sangue pugliese (un po' come nel film di Harry Potter, ma senza il principe). Mi occupo di comunicazione digitale, amo l'economia di azienda e ogni forma organizzativa. Mi piacciono le parole, ancor di più se sono incasellate tra gli schemi metrici e le melodie su quattro quarti del rap, quelle della musica rock o del cantautorato. Sono appassionato di supereroi, come quelli dei fumetti che hanno spazio su grande schermo e serie tv, ma nella vita vera preferisco gli sfigati.
Creativo con i numeri, razionale con le idee.

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