Rap e jazz si fondono. Dopo l’annuncio del concerto al Blue Note di Milano, Murubutu svela le prime date autunnali nei teatri.
Murubutu & Moon Jazz Band: live nei teatri
Il rap didattico ora suona jazz. Dopo aver intrapreso la carriera da rapper, il professore di filosofia e storia del liceo Matilde di Canossa di Reggio Emilia svolta le sue rime in chiave black music con il progetto Murubutu & Moon Jazz Band, una rivisitazione del suo repertorio in chiave jazz. In questa avventura, il rapper è accompagnato da un ensemble di sei elementi composto dai giovani talenti Dia alla voce, Filippo Cassanelli al contrabbasso, Vincenzo Messina alla batteria, Giacomo Grande alle tastiere/piano, Federico Califano al sax contralto e Gabriele Polimeni alla tromba/flicorno.
Con il nuovo progetto, due generi rivoluzionari come il rap e il jazz si uniscono in maniera sinergica per una inedita rilettura della discografia del rapper. In questo modo, le sue canzoni si aprono a un approccio nuovo e distante dal rap in senso stretto, creando atmosfere inaspettate e coinvolgenti. A una settimana dalla prima tappa del 17 aprile 2024, andata sold out in 48 ore dal suo annuncio, ecco arrivare altre tre date:
- 2 novembre 2024, Milano – Teatro dell’Arte – Triennale
- 7 novembre 2024, Bologna – Teatro Duse
- 21 novembre 2024, Roma – Roma Jazz Festival – Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi
Murubutu: un professore prestato alla musica e viceversa
Murubutu si avvicina al mondo hip hop all’inizio degli anni ’90 prima come breaker, skater e writer e poi come MC. Il suo primo approccio con il rap inizia con i Kattiveria Posse, primo collettivo musicale di Reggio nell’Emilia legato al fenomeno delle posse (che poi ha cambiato nome semplicemente in Kattiveria). Nel 2000, contestualmente all’attività del gruppo, inizia a immaginare un punto d’incontro tra il mondo della scuola e quello del rap, rendendo il genere musicale uno strumento espressivo per trasmettere contenuti culturali, senza trascurare l’importanza della forma stilistica. Da questo suo desiderio nasce il Rap Didattico.
Nel 2009 intraprende un progetto solista interamente dedicato allo storytelling, unendo il rap a dei testi con una marcata inclinazione cantautorale e poetica. Questo suo percorso è iniziato con il primo album intitolato Il giovane Mariani e altri racconti fino ad arrivare all’ultimo Storie d’amore con pioggia e altri rovesci di racconti e temporali pubblicato nel 2022 e arricchito con altri brani racchiusi nell’edizione deluxe l’anno successivo.
Nella sua discografia di sette album c’è stato spazio anche a Infernvm, joint album del 2020 con Claver Gold nel quale le sonorità hip hop classiche fanno da tappeto a testi liberamente ispirati alla Divina Commedia di Dante Alighieri. Non solo Claver, nella sua carriera musicale sono tanti gli artisti con i quali ha collaborato come Caparezza, Dargen D’Amico, Rancore, Ghemon, Mezzosangue, Dutch Nazari, Willie Peyote e Giuliano Palma.
In modo parallelo all’attività musicale, l’artista intraprende un percorso editoriale in collaborazione con la casa editrice Beccogiallo e l’illustratore Ernesto Anderle/Roby Il Pettirosso. Nel 2020 esce Murubutu – RAPconti illustrati seguìto nel 2021 da Dante a tempo di rap (ispirato all’anzidetta opera dantesca e scritto insieme a Claver Gold e Patrick Cherif) e nel 2023 da Murubutu – Storie d’amore con pioggia, ispirato all’omonimo album.
Musica, scrittura e letteratura convergono poi in una serie di incontri nei quali l’artista illustra le potenzialità del rap come mezzo espressivo ed educativo. Da questi eventi, nel 2024, nasce il progetto Letteraturap, un nuovo talk incentrato sul legame tra romanzi e rap nel corso del quale l’artista indaga le relazioni tra musica e letteratura, partendo dal dolce stil novo di Dante per arrivare al romanzo contemporaneo.
Oltre ai talk, il 2024 di Murubutu sarà l’occasione per dare una nuova prospettiva al suo repertorio musicale, unendo rap e jazz con gli spettacoli dal vivo, per la prima volta, con la Moon Jazz Band. Le influenze dei brani di Murubutu vengono così ampliate, abbracciando un linguaggio musicale diverso dal rap classico e proponendo nuovi arrangiamenti.