Baby Gang: il rapper è stato arrestato di nuovo

Nuovi guai. Baby Gang è stato arrestato per violazione degli arresti domiciliari.

Baby Gang: l’arresto per la promozione del disco

Secondo l’accusa, il rapper avrebbe violato la misura cautelare personale a causa della pubblicazione sui social media di contenuti legati al suo ultimo album, L’angelo del male, uscito lo scorso venerdì 26 aprile. Tuttavia, stando a quanto dichiarato dalla difesa, si tratta di post già autorizzati. Il rapper di Karma si trovava ai domiciliari dallo scorso gennaio, provvedimento che ha portato al rinvio del suo La fine del mondo tour.

Il rapper era già stato sottoposto all’obbligo di dimora a séguito della sparatoria avvenuta nel 2022 in via di Tocqueville a Milano, che gli è costata una condanna in primo grado a cinque anni e due mesi insieme a Simba La Rue, il quale venne condannato a sei anni e quattro mesi. La situazione si era complicata con la denuncia da parte dei carabinieri di Lecco, il 20 gennaio scorso, per lesioni aggravate in merito al ferimento di un ragazzo da parte del rapper, nella sua casa lecchese, con una pistola a pallini, fatto che ha portato Baby Gang ai domiciliari.

Inoltre, la Procura di Milano per lui aveva chiesto tre anni di sorveglianza speciale a cui si era aggiunto l’obbligo di soggiorno su proposta della Questura di Milano. Il procedimento in cui si deciderà su quest’ultima richiesta è stato rinviato al 20 giugno mentre l’appello per la condanna in primo grado relativa ai fatti di via di Tocqueville inizierà il 4 giugno.

Davanti ai giudici della Sezione autonoma misure di prevenzione, che saranno chiamati a decidere, il rapper aveva rilasciato delle dichiarazioni spontanee, affermando di essere una persona diversa e sottolineando le situazioni difficili nelle quali ha vissuto:

«Sono cambiato, non ho mai sgarrato una prescrizione, ho fatto volontariato e non ho sbagliato nulla, solo le persone che ho frequentato in passato. Pesa il mio nome “Baby Gang”, la vittima sono io, arrivo da una situazione non facile, sono cambiato e volevo andare a Sanremo quest’anno».

Dopo aver ascoltato le dichiarazioni spontanee, la giudice Maria Gaetana Rispoli si è rivolta al rapper, evidenziando l’onere di essere un modello per i suoi tantissimi ascoltatori:

«Lei deve dare il buon esempio, non il cattivo esempio, lei ha una grandissima responsabilità, la ascoltano milioni di ragazzi e io le faccio la paternale. Non la pistola, non le armi, non la cocaina, perché lei ha la possibilità di cambiare la mentalità, lei è riuscito a fare di tutto, trovi un modo».

Baby Gang - L’angelo del male (cover)
Baby Gang – L’angelo del male (cover)

Baby Gang: le parole dell’avvocato e del suo team

L’attuale arresto del rapper è stato chiesto dalla Procura Generale, la quale ha ritenuto che sono state violate le prescrizioni relative ai domiciliari. Come si legge nel verbale di arresto, avrebbe “in particolare comunicato con un numero indeterminato di soggetti, pubblicando fotografie su Instagram, ove viene ritratto mentre impugna una pistola che punta verso l’obiettivo, ostentando il braccialetto elettronico. Per i giudici, tali azioni hanno un “carattere di gravità” ed è indicativa “del pericolo concreto ed attuale di reiterazione di reati analoghi a quelli per cui” Baby Gang è imputato.

L’avvocato Niccolò Vecchioni, legale di Baby Gang, vede approssimazione nei motivi che hanno portato all’arresto, parlando di “schizofrenia giudiziaria:

«La superficialità di questa motivazione lascia sbalorditi dal momento che l’account social del cantante è gestito dal suo manager ed il materiale pubblicato è stato realizzato in sessioni di lavoro che erano state autorizzate dalla stessa Corte di Appello. Un provvedimento sintomo di schizofrenia giudiziaria avverso il quale faremo appello al Tribunale del Riesame».

Dopo l’arresto, dall’account Instagram del rapper è stata postata una story nella quale viene ribadito quanto detto del legale, aggiungendo che sia plausibile pensare che l’artista sia stato messo a tacere di proposito e che il suo team è già al lavoro per rimediare alla situazione:

«Hanno appena arrestato Baby, questa volta l’accusa è di aver violato i domiciliari postando sui social. Peccato che questa pagina sia gestita dal suo team e non da lui personalmente e che tutti i contenuti qui pubblicati siano stati girati in occasione dei permessi rilasciati dagli stessi giudici che oggi hanno ordinato il suo arresto. È tutto talmente assurdo che siamo costretti a pensare che si tratti di una scelta precisa, quella di silenziare un artista scomodo in un momento di massima visibilità. Siamo già al lavoro per rimediare a questa ennesima ingiustizia. #freebabygang»

Baby Gang - Instagram Stories del 29/04/2024
Baby Gang – Instagram Stories del 29/04/2024

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Donato Cerone
Donato Cerone

Lucano dal mezzo sangue pugliese (un po' come nel film di Harry Potter, ma senza il principe). Mi occupo di comunicazione digitale, amo l'economia di azienda e ogni forma organizzativa. Mi piacciono le parole, ancor di più se sono incasellate tra gli schemi metrici e le melodie su quattro quarti del rap, quelle della musica rock o del cantautorato. Sono appassionato di supereroi, come quelli dei fumetti che hanno spazio su grande schermo e serie tv, ma nella vita vera preferisco gli sfigati.
Creativo con i numeri, razionale con le idee.

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