Beyoncé: 1 miliardo di stream su Spotify con “Cowboy Carter”

Un traguardo epocale per Beyoncé

Beyoncé ha raggiunto un altro notevole traguardo nella sua carriera, grazie al successo del suo ultimo album, “Cowboy Carter“.

Beyoncè

1 miliardo di streaming su Spotify

Mercoledì 8 maggio, nuovi dati rivelati da Chart Data su X/Twitter hanno indicato che l’ultimo album della cantante di “Texas Hold ‘Em” ha accumulato oltre 1 miliardo di streaming su Spotify. Questo successo arriva dopo l’annuncio di Spotify che “Cowboy Carter” è diventato l'”album più trasmesso in un singolo giorno nel 2024 finora” sulla piattaforma, pochi giorni dopo il suo rilascio il 29 marzo.

Record di debutto su Amazon Music

Nel frattempo, Amazon Music ha condiviso che “Cowboy Carter segna il più grande debutto di un album di Beyoncé sulla nostra piattaforma, con il maggior numero di streaming globali del primo giorno di tutti i suoi album e il maggior numero di streaming del primo giorno per un album country di un’artista femminile”.

In Australia l’album ha esordito alla prima posizione della ARIA Album Chart, divenendo il quarto progetto consecutivo della cantante ad ottenere tale risultato da Beyoncé; è divenuto inoltre il primo album di genere country di un’artista donna a ottenere tale risultato dal 2017, quando la prima posizione venne occupata da Now di Shania Twain.

L’ispirazione dietro “Cowboy Carter”

Prima del suo rilascio, Beyoncé ha discusso dell’ispirazione dietro al progetto record, menzionando che è nato da un momento in cui non si sentiva accolta.

Il primo esperimento di musica country fatto da Beyoncé risale al 2016, con la traccia “Daddy lessons” dell’album “Lemonade”. Successivamente al’esibizione dal vivo alla 50ª edizione dei Country Music Association Awards con il gruppo country statunitense the Chicks, la cantante ha ricevuto critiche da parte dei sostenitori del genere musicale sia per motivi politici che alla sua poca appartenenza al country.

Un album nato da una ricerca approfondita:

“Questo album è stato più di cinque anni in lavorazione. È nato da un’esperienza che ho avuto anni fa, in cui non mi sentivo ben accolta… ed era molto chiaro che non lo ero. Ma, a causa di quell’esperienza, ho approfondito la storia della musica country e studiato il nostro ricco archivio musicale. È bello vedere come la musica possa unire tante persone in tutto il mondo, amplificando anche le voci di alcune persone che hanno dedicato così tanto delle loro vite all’educazione sulla nostra storia musicale”, ha scritto su Instagram.

Il tema centrale di Cowboy Cater

Discutendo il tema centrale di “Cowboy Carter”, ha elaborato: “Mi sono concentrata su questo album come continuazione del RINASCIMENTO… Spero che questa musica sia un’esperienza, creando un altro viaggio dove puoi chiudere gli occhi, iniziare dall’inizio e non smettere mai.

Un album che riflette Beyoncé : “Questo non è un album country. Questo è un album “Beyoncé”. Questo è atto II COWBOY CARTER, e sono orgogliosa di condividerlo con voi!”.

Una collaborazione stellare

“Cowboy Carter”, ottavo album studio di Beyoncé, è un affare stellare con apparizioni speciali. Viene presentato come una trasmissione da una fittizia stazione radio del Texas, facendo un tributo alla cantante country Dolly Parton. Altri omaggi vanno a Linda Martell e Willie Nelson in qualità di DJ radiofonici. Cowboy Carter presenta anche delle collaborazioni con altri artisti emergenti della musica country, quali Tanner Adell, Brittney Spencer, Tiera Kennedy, Reyna Roberts, Shaboozey e Willie Jones, e include dei contributi di diversi musicisti come Stevie Wonder, Nile Rodgers, Jon Batiste, Post Malone, Rhiannon Giddens e Miley Cyrus, con una fantastica cover di “Jolene”.

L’album è stato pensato per essere ciclico, con la nota finale dell’ultima traccia che si ripete perfettamente all’inizio della prima, la quale inoltre si apre proprio con le parole “Nothing really ends” (it: nulla finisce davvero). Secondo Shane O’Neill del Washington Post, ciò rappresenterebbe un parallelismo con il romanzo “Finnegans Wake”(1939) di James Jooyce.

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Irenefrancesca Cardile
Irenefrancesca Cardile

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