Eminem: i rimpianti di un genitore nel video di “Somebody Save Me”

Passato, lacrime e dolore. Eminem ha pubblicato il video della toccante Somebody Save Me, traccia che – con l’aiuto di Jelly Roll – cala il sipario sul suo ultimo album The Death of Slim Shady (Coup de Grâce).

Eminem: dal dolore alla salute mentale

Il tema del brano è il rimpianto di un genitore assente a causa della carriera musicale e della lotta contro la tossicodipendenza. Em dà vita visivamente a questi strazianti argomenti con il videoclip che lo ritrae dietro un vetro mentre guarda il passato scorrere sotto i suoi occhi. Vede i suoi figli rivivere preziosi momenti familiari che ha perso, accaduti realmente e ripresi in modo amatoriale, come Hailie Jade che suona la chitarra per una recita, la sua cerimonia di laurea e un compleanno, la laurea di Alaina, Stevie che scarta i regali e il fratello Nate durante una vacanza. Davanti a queste scene, si contrappongono le reazioni di Eminem.

Il rapper prima chiede perdono in ginocchio, poi assiste impotente alla caduta del suo vecchio sé stesso in bagno, presumibilmente a causa di un’overdose di droga. La sua versione del passato è poi a letto, svenuto, come l’attuale Marshall Mathers che gli urla contro nel tentativo di svegliarlo. Infine, viene mostrato durante la sua sepoltura, tra le lacrime della sua famiglia, mentre il brano recita:

«Right now, I’m just weak / As I fall further down in this deep hole / And farther in the ground that I sink / As they lower me in my coffin, I feel the tears all fallin’ down on my cheek».

L’uscita del video è anche l’occasione per aiutare le persone in tema di salute mentale. Infatti, alla fine del video compare la frase “If you need help, you are not alone” con il rimando a un link di BetterHelp, una piattaforma che mira a rimuovere le barriere all’accesso alla salute mentale. Grazie a una partnership con Em, le persone che hanno bisogno di supporto e che si registrano alla piattaforma possono ottenere un mese di terapia online gratuita.

Eminem: l’emozione di Jelly Roll

Al video ha partecipato anche il cantautore e rapper statunitense Jelly Roll, amplificando le forti emozioni con il suo ritornello. Già nello scorso luglio, in occasione della pubblicazione del disco, il cantante aveva espresso – tramite Instagram – la sua emozione nel collaborare con Em il quale, proprio per la suddetta traccia, ha campionato la canzone Save Me proprio di Jelly Roll:

«Dico sempre che il mio eroe d’infanzia è vissuto a metà strada tra Willie Nelson ed Eminem. Mi sono identificato con ogni parola che Eminem ha scritto. Lo capisco e ho sentito che lui ha capito me, il che è raro perché ho trascorso la maggior parte della mia vita sentendomi incompreso. Quindi puoi immaginare come mi sono sentito quando ho ricevuto la chiamata che Eminem avrebbe campionato la mia canzone “Save Me” nel suo nuovo album. E il fatto che lui abbia usato la canzone per discutere l’altro lato di ciò che sarebbe potuto accadere se avesse permesso ai suoi demoni di vincere mi ha fatto piangere».

Eminem
Eminem

Eminem: un brano dedicato a sua figlia Hailie Jade

Somebody Saves Me è uno dei due brani struggenti contenuti in The Death of Slim Shady (Coup de Grâce) dedicati ai figli di Eminem, l’altro è Temporary. La canzone è un’ode straziante alla figlia maggiore Hailie Jade, contenente anche la sua voce registrata quando era bambina. Con la partecipazione della sua frequente collaboratrice Skylar Grey nel ritornello, la traccia è pensata per essere ascoltata da Hailie dopo la scomparsa del rapper, il quale la incita anche a prendersi cura fratelli e dello zio quando lui non ci sarà più. Significativi sono i versi:

«So Hailie Jade, I wrote you this song / To help you cope with life now that I’m gone».

«Look after Alaina, Stevie and Uncle Nate / And sweetie, be strong, I know I was your rock».

«And I still am, saying goodbye is just not / Ever easy, why you crying? Just stop».

Alla fine del brano, Eminem ammette che Temporary è la canzone più difficile che abbia mai scritto.

Eminem
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Donato Cerone
Donato Cerone

Lucano dal mezzo sangue pugliese (un po' come nel film di Harry Potter, ma senza il principe). Mi occupo di comunicazione digitale, amo l'economia di azienda e ogni forma organizzativa. Mi piacciono le parole, ancor di più se sono incasellate tra gli schemi metrici e le melodie su quattro quarti del rap, quelle della musica rock o del cantautorato. Sono appassionato di supereroi, come quelli dei fumetti che hanno spazio su grande schermo e serie tv, ma nella vita vera preferisco gli sfigati.
Creativo con i numeri, razionale con le idee.

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