Fabri Fibra: il sostegno per Sangiovanni

Una mano tesa. A Tv Talk, Fabri Fibra ha espresso solidarietà e comprensione per Sangiovanni che, di recente, ha deciso di prendersi una pausa dalla musica.

Fabri Fibra: da “Nuova scena” al malessere dei giovani

Alcuni giorni fa, Sangiovanni ha reso nota la sua scelta di mettere un freno alla sua carriera artistica pubblica, rimandando l’uscita del suo prossimo album intitolato Privacy e l’esibizione al Forum di Assago. Il cantante di Finiscimi sta accusando malessere mentale da diverso tempo, motivo per il quale sente la necessità di fermarsi per un po’, pur non rinunciando alla scrittura e al lavoro in studio.

Ospite del programma di Rai 3 – nella puntata di sabato 24 febbraio 2024 – per parlare del talent show Nuova scena di Netflix, a cui partecipa nelle vesti di giudice dei rapper emergenti, Fabri Fibra ha preso parte alla discussione che ha messo al centro Sangiovanni e il malessere manifestato dai giovani, dando il suo punto di vista soprattutto per quanto concerne la musica e l’industria discografica.

Fabri Fibra: la responsabilità dei social media

Il conduttore Massimo Bernardini ha introdotto l’argomento chiedendo se questo malessere è un sintomo generazionale o se si tratta dell’effetto che il lavoro dell’artista può avere sui più giovani. Fibra ha risposto che riguarda entrambi gli aspetti, evidenziando la pressione mediatica odierna che deriva dallo streaming e dai social media:

«Fare questo lavoro oggi non è come, per dire, negli anni ’90. Non è che un cantante, non è che Vasco, ai tempi, viveva tutta questa pressione mediatica. Oggi se vuoi far la musica devi essere presente nello streaming, nei social. I social sono terribili, perché devi essere costantemente lì e c’è quest’illusione che puoi essere te stesso, ma non puoi essere te stesso, cioè devi essere quello che i tuoi follower vogliono che tu sia e quindi cerchi di raggiungere questo modello irraggiungibile fino a quando non succede un crack e non sai più chi sei».

Fabri Fibra
Fabri Fibra

Fabri Fibra: un segnale forte da Sangiovanni

Il co-conduttore Sebastiano Pucciarelli ha poi chiesto se il problema riguarda anche la velocità con la quale vengono lanciati i giovani artisti, i quali spesso vengono caricati di pressione, poiché vengono presentati come promesse super star della musica, per poi sparire con la stessa velocità dai riflettori delle scene. Alla domanda, Fibra ha asserito che c’è bisogno di persone che aiutano gli artisti a reggere il peso mediatico, rivelando poi che ha collaborato con Sangiovanni per una canzone presente nell’album posticipato:

«Se fosse facile fare questo mestiere, lo farebbero tutti, cioè il difficile è proprio reggere alla pressione. Bisogna circondarsi di persone che sappiano interpretare i tuoi stati d’animo, i segnali che mandi e cercare di circondarsi di persone che possono aiutarti in quei momenti difficili. Io mando un saluto a Sangiovanni, perché, tra l’altro, sono anche nel suo nuovo disco che doveva uscire e capisco perfettamente e rispetto tantissimo la scelta che ha fatto di dire “non son pronto, non esco”, perché comunque è un segnale forte, cioè vuol dire “è importante, ma fino a un certo punto, non è una priorità».

Fabri Fibra: il messaggio prima dei paragoni

La palla è poi passata al gruppo degli analisti in studio che hanno fatto delle considerazioni sul confronto con gli altri tramite i social media, della sofferenza dei giovani e sulla tensione provocata dall’industria musicale. Fabri Fibra, partendo da questi tre argomenti, ha sottolineato l’importanza dell’obiettivo e del percorso che devono avere in mente gli artisti, mettendo da parte tutto quello che riguarda la concorrenza:

«Tutto il mercato è andato in aumento, una volta usciva un disco al mese, adesso escono dischi, escono canzoni addirittura, micro-dosi musicali, ogni venerdì esce una canzone e hai subito il risultato.

È logico che crea stress, però voglio dire una cosa: è verissimo che qualunque successo tu condividi sui social, un secondo dopo c’è qualcuno che ha fatto il doppio o il triplo, ma tu non sei lì per questo, tu se sei un artista devi avere la tua visione, devi avere il tuo messaggio, devi seguire la tua idea e non devi guardare troppo cosa fanno gli altri, perché sennò ti perdi in questo mare di artisti dove tutti si scontrano con tutti e nessuno ha una visione precisa. Devi avere uno scopo, devi avere un messaggio».

Quelle di Fibra sono parole importanti che arrivano da un pilastro della scena rap e che ha grande rilevanza per tutta la musica italiana. Che sia o meno il caso degli artisti, si tratta di pensieri utili a chiunque per la vita personale o lavorativa.

Fabri Fibra, uscite musicali
Fabri Fibra

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Donato Cerone
Donato Cerone

Lucano dal mezzo sangue pugliese (un po' come nel film di Harry Potter, ma senza il principe). Mi occupo di comunicazione digitale, amo l'economia di azienda e ogni forma organizzativa. Mi piacciono le parole, ancor di più se sono incasellate tra gli schemi metrici e le melodie su quattro quarti del rap, quelle della musica rock o del cantautorato. Sono appassionato di supereroi, come quelli dei fumetti che hanno spazio su grande schermo e serie tv, ma nella vita vera preferisco gli sfigati.
Creativo con i numeri, razionale con le idee.

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