Cambiano i tempi e pure i nomi. Dopo una storia trentennale, i Flaminio Maphia cambiano nome. Ad annunciarlo è G-Max in un monologo a Le Iene.
G-Max: la leggerezza dei flaminio maphia
Era nell’aria da un po’, ma non sembra tuttora effettiva. Basta guardare i social e i servizi di streaming per accorgersi che il loro nome è ancora lo stesso di trent’anni fa, però qualcosa sta cambiando. In prima serata su Italia 1, martedì 4 giugno 2024, la metà dei Flaminio Maphia ha annunciato un cambio di passo. Via la parola mafia, ora sono soltanto i Flaminio.
Il duo, che di recente ha spento la trentesima candelina sulla torta per la loro carriera con un greatest hits intitolato Flaminio (Live), non sta rinnegando il passato fatto anche di grandi successi come Ragazze Acidelle, Federica, Che Idea e Bada, ha deciso di abbandonare un pezzo del proprio nome che, inevitabilmente, richiama una piaga da cui tanto G-Max quanto Rude Mc sono ben distanti.
Il gruppo è stato fondato da ventenni che, ai tempi, avevano scelto quella parola come simbolo di famiglia, quella non di sangue che si incontrava a piazzale Flaminio per condividere la passione per la cultura hip hop e la musica rap. Oggi, che hanno superato gli -anta da un po’, quella parola ha perso il significato degli esordi. La vita va avanti, ognuno prende la propria strada e le etichette iniziano a stare strette. La storia, tuttavia, non si cambia. Gli affetti restano, la musica pure. Si cambia, si cresce e si evolve, come ha spiegato G-Max:
«L’hip hop a Roma è nato a due passi dal centro, a piazzale Flaminio, dove c’era un gruppo di amici, la prima comitiva multietnica. Era il nostro piccolo clan. Così sono nati i Flaminio Maphia. La parola mafia l’abbiamo usata ingenuamente, per dare un senso di famiglia, senza mai voler celebrare la peggior piaga italiana. L’abbiamo portata ovunque: al Maurizio Costanzo Show, a Sanremo insieme al maestro Califano e persino a Corleone sul palco della notte bianca contro la mafia.
L’abbiamo scelta in un periodo in cui c’era da sputare il sangue e morire di fame. Noi venivamo dalla strada e si giocava a fare i duri, tanto che allora lo eravamo troppo pure per le radio, ma comunque l’abbiamo portata con leggerezza, la stessa che ha fatto il successo delle nostre canzoni, sempre capaci di strappare un sorriso.
Oggi che questa parola potremmo cavalcarla in un mondo del rap che fa gara a chi è più gangster, a chi è più violento, a chi spara di più, abbiamo deciso di fare una scelta per crescere, per evolvere: oggi abbandoniamo la parola mafia. Ci dispiace se involontariamente possiamo aver offeso qualcuno, ma è solo un nome e per quanto sia il nostro nome, possiamo vivere senza. Basta mafia, da oggi siamo i Flaminio».
Flaminio: i live e un nuovo disco?
Se da un punto di vista discografico il gruppo è fermo da quasi vent’anni, il gruppo non è mai sceso dal palco. In questi decenni, i Flaminio hanno continuato a suonare dal vivo in tutta Italia. Di recente è anche accompagnato dalla band Quei Bravi Ragazzi che insieme suonano le più grandi hit del passato degli attuali Flaminio. Infatti, figurano anche nell’anzidetto ultimo disco che racchiude la loro carriera.
Proprio in virtù di questa ultima release, la band ha presentato la raccolta al Wishlist Club di Roma lo scorso 3 maggio, ma è solo l’ultimo. Per l’estate in vista, i Flaminio andranno per l’ennesima volta in tour, ma le date non sono ancora state comunicate. Che il cambio di nome possa anticipare l’uscita di un nuovo album? Non ci resta che attendere per scoprirlo.