Siamo tornati al Pembe di Ostia, questa volta con un amico di Urban dal giorno zero: James Da Cruz. Dj resident del Toy Room, Dj di Tony Effe, ha suonato davvero ovunque da San Siro all’Arena di Verona, James però nasce come dj di musica house.
“L’amore per la musica è a 360° ma iniziando a lavorare in questo mondo suonavo house poi magari quando volevo riposare le orecchie o rilassarmi, ascoltavo rap o hip-hop” ha raccontato James.
Da fuori è difficile immaginare le emozioni che si provano a suonare in posti come l’Arena di Verona o a San Siro: “Ho fatto questi eventi accompagnando artisti a partire da San Siro con la Dark Polo Gang – ha spiegato – È una bella botta di adrenalina poi per un amante del calcio come me, uno stadio pieno è incredibile. A volte sei concentrato su quello che stai facendo e non riesci a goderti al massimo il momento ma poi col passare dell’età e con l’esperienza impari a goderti il pre, il durante e il dopo“.
James Da Cruz: dalla DPG a Tony Effe
Si dice che c’è un momento nella vita lavorativa da tutti noi quando si accende la fiammella ma per James Da Cruz “è nato tutto per caso: non era nei piani fare il dj. È nato tutto perché mia mamma è brasiliana, coreografa, ballerina e ascolto musica da quando sono nato, sono cresciuto nella musica. Ricordo un capodanno, eravamo piccoli, e osservavo un ragazzo che faceva il dj, ero affascinato. Stava per dare via la console e io ho fatto in modo di comprarla, lavorando con mio papà“.
Su Tony Effe racconta di conoscerlo “da quando da piccoli abbiamo fatto dei film insieme. La DPG cercava dei dj, io già facevo le mie cose e seguivo altri artisti, così ci siamo incontrati nei corridoi di una radio e da lì è nato tutto”.
Dalla collaborazione con Tony Effe al suo amore per la radio, James Da Cruz ha raccontato ad Alessandra Bellotti diverse curiosità sulla sua vita privata e professionale durante l’intervista disponibile in forma integrale su YouTube.