Jacksonville, Florida. Il 26 agosto 2023, tre persone afroamericane sono state freddate in un supermercato della catena Dollar General. Da alcuni scritti si evince che tra gli obiettivi del killer c’erano anche Eminem e Machine Gun Kelly.
Strage di Jacksonville: l’odio razziale alla base del folle gesto
Sabato scorso, il 21enne Ryan Christopher Palmeter, mosso da odio razziale, ha ucciso a colpi d’arma da fuoco la 52enne Angela Michelle Carr, il 19enne Joseph Laguerre Jr. e il 29enne Jarrald De’Shawn Gallion per poi suicidarsi. Il killer si era presentato nel negozio di Jacksonville in abiti militari con giubbotto antiproiettile, maschera e guanti. Aveva con sé un fucile d’assalto AR-15 con delle svastiche disegnate e una pistola Glock. Nel 2016 venne segnalato per violenza domestica e l’anno successivo venne ricoverato in una clinica psichiatrica.
Il killer, prima di compiere la strage, era stato fermato dalla sicurezza della Edward Waters University, un campus frequentato per la maggior parte da studenti afroamericani. È stato allontanato dalle guardie dell’università nel territorio di Jacksonville, poiché non ha voluto esibire un documento d’identità alla richiesta di identificarsi. Probabilmente, pieno di odio e infastidito dal massacro non riuscito, si è recato nel negozio nel quale ha maledettamente sfogato la sua ira per poi rivolgere l’arma verso sé stesso.
L’odio razziale del folle gesto è stato chiaro fin da subito alla polizia. Come spiegato dallo sceriffo T.K. Waters, nel computer del killer era presente un manifesto contro la comunità nera riportante l’intento di eliminarla. Prima del delitto, l’assalitore aveva lasciato un messaggio ai suoi genitori chiedendo loro di diffondere tale manifesto. Proprio a séguito di questo messaggio, la coppia ha dato l’allarme alle forze dell’ordine.
Strage di Jacksonville: Eminem e Machine Gun Kelly tra i bersagli del killer
Non solo il manifesto. Tra i lasciti dell’assassino di Jacksonville sono stati rinvenuti degli scritti nei quali il killer aveva indicato Eminem e Machine Gun Kelly come bersagli dei suoi prossimi omicidi. Anche per quanto riguarda i due artisti c’entra l’odio razziale. Secondo Palmeter, Eminem e Machine Gun Kelly sono “neri ad honorem”. Inoltre, nell’opinione del killer, Slim Shady ha l’aggravante di aver scritto canzoni “fastidiosamente gay e liberali” mentre su Machine Gun Kelly si evince che, in passato, l’assassino sia stato fisicamente vicino a spararlo. Di séguito gli scritti di Palmeter, riportati da Rolling Stone, in merito ai due artisti:
«Eminem (aka Marshall Mathers, aka Slim Shady aka Ken Keniff, aka the white guy from D12): Stared the abyss (being ni–dly) and the abyss stared back (becoming a ni—er). Walks the edge of ni–er lover and honorary ni–er. Fell off not because his new stuff sucked but because the lyrics were gay annoying liberal shit. ROE for Total Ni–er Death is to include Eminem (aka Marshall Mathers, aka Slim Shady aka Ken Keniff, aka the white guy from D12) as a valid target and he is to be killed on sight.
«Colson Baker (aka Machine Gun Kelly): Honorable ni–er. To be killed on sight like Eminem because I didn’t get a shot at him up in Ohio».
