Kanye West: annullato il live a Campovolo

Tanto rumore e poi nulla. Il misterioso concerto di Kanye West a Reggio Emilia è stato annullato. A chiudere la questione in via definitiva manca solo una nota ufficiale che, tuttavia, potrebbe non essere emessa, poiché non è stato fatto un annuncio formale nemmeno in virtù dell’installazione del palco.

Kanye West: il palco è stato smontato

Le tante incertezze si stanno tramutando in un niente di fatto. Le voci che vogliono la star americana in concerto alla Rcf Arena si rincorrono da tempo. Prima doveva essere il 13 ottobre oppure la settimana successiva, poi c’era stata l’ipotesi sul 27 ottobre. A oggi, le probabilità di vedere Ye a Campovolo sono prossime allo zero. Se da oltreoceano giungono notizie sul ritorno di Kanye e consorte negli Stati Uniti dall’Italia, il quotidiano locale Reggionline ha reso noto che il palco sul quale si sarebbe svolto il concerto è stato smontato.

Secondo quanto riporta sempre il magazine emiliano, al personale addetto ai concerti sono stati inviati dei messaggi per revocare i loro impegni lavorativi previsti per il 27 ottobre. È un segno che fa dedurre la cancellazione del live, visto che le prime voci sul concerto erano scaturite proprio dalle chat degli operatori. D’altronde, chi meglio dei lavoratori sul campo, indipendentemente da chi sia l’artista, potrebbe essere informato sulla fattibilità di un’esibizione?

Nonostante continui a mancare un comunicato ufficiale dagli organizzatori, secondo il Resto del Carlino, stamattina – lunedì 23 ottobre 2023 – la Prefettura di Reggio Emilia ha annullato la riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza che avrebbe dovuto vagliare le condizioni per lo svolgimento del concerto

Kanye West
Kanye West

Kanye West: lo stop dipende dalla sicurezza del pubblico

Dagli scandali osè alla contrarietà di Anpi, tutto quello che ha riguardato Kanye West e l’Italia, nell’ultimo periodo, ha destato polemiche. Tuttavia, sembra che il nodo cruciale sia esclusivamente la sicurezza del pubblico. Negli scorsi giorni, sia l’azienda proprietaria dell’Arena che il sindaco del capoluogo emiliano, avevano precisato che il luogo e la città erano in grado di ospitare concerti di questa portata. In particolare, con una nota – incentrata più sulle discussioni legate alle dichiarazioni antisemite di Ye – la società C.Volo – proprietaria dell’impianto Rcf Arena – aveva sottolineato la necessità di avere una visione più internazionale e meno locale, sottolineando le capacità di sostenere manifestazioni del genere:

«Kanye West e il suo staff, se sceglieranno Reggio Emilia e la Rcf Arena sarà grazie alle caratteristiche eccezionali che questo luogo e questa città sono in grado di esprimere in occasione di grandi eventi. È necessaria una visione e un atteggiamento meno legato ad un’ottica provinciale e locale, bensì aperto all’ambito internazionale: serve quel salto di qualità che manca ancora per diventare una vera e propria capitale della musica riconosciuta nel mondo».

Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia, dal suo canto, ha difeso la città e lanciato una stoccata agli organizzatori al contempo. Con un comunicato diffuso sulla stampa locale, il primo cittadino ha evidenziato i meriti della città nell’ospitare grandi concerti, ma ha puntato il dito contro l’incertezza che aleggia da quando l’esibizione di Kanye West è diventata un’ipotesi plausibile:

«Nel pieno rispetto della programmazione musicale di una Arena in gestione ad operatori privati, non si può confondere la disponibilità della città ad affrontare eventi di portata mondiale con la condizione di incertezza che ha accompagnato tutta la settimana, tenendo in sospeso istituzioni, forze dell’ordine, assistenza socio sanitaria fino all’ultimo.

Reggio Emilia ha già ampiamente dimostrato di poter organizzare eventi da 100.000 abitanti, ma l’interesse degli organizzatori dell’evento non può non contemplare la necessaria preoccupazione di una intera città ad assorbire in soli tre giorni un evento di questa portata. Non v’è motivazione di marketing, di promozione commerciale che legittimi il fatto che questa possa diventare la regola, perché così non sarà. Questa esperienza sia utile agli organizzatori per trarre le necessarie conseguenze in futuro. Noi siamo interessati a garantire le condizioni di sostenibilità dell’evento in relazione alla città e di assicurare le migliori condizioni di sicurezza per tutto coloro che decideranno di raggiungere il Campovolo».

Viste tutte queste perplessità, vedremo mai – anche in un futuro non prossimo – un concerto di Kanye West in Italia? Sarebbe un grande lustro per il Belpaese e un lusso per gli appassionati di rap, ma ora resta tutto una grande e misteriosa matassa da sbrogliare.

Kanye West
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Donato Cerone
Donato Cerone

Lucano dal mezzo sangue pugliese (un po' come nel film di Harry Potter, ma senza il principe). Mi occupo di comunicazione digitale, amo l'economia di azienda e ogni forma organizzativa. Mi piacciono le parole, ancor di più se sono incasellate tra gli schemi metrici e le melodie su quattro quarti del rap, quelle della musica rock o del cantautorato. Sono appassionato di supereroi, come quelli dei fumetti che hanno spazio su grande schermo e serie tv, ma nella vita vera preferisco gli sfigati.
Creativo con i numeri, razionale con le idee.

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