Nuove barre di fuoco. Il secondo ospite della nuova stagione di Red Bull 64 Bars è Kid Yugi che ha infiammato il microfono a colpi di punchline.
Kid Yugi: un banger cupo
Sul tappeto sonoro confezionato magistralmente da Depha Beat, il rapper di Paganini ha performato con delle rime potentissime per la gioia dei fan che hanno chiesto a gran voce un episodio del rapper come sottolineato sul canale YouTube del format stesso. Tra synth e sonorità cupe il rapper si è lasciato andare a barre crude e sfacciate con riferimenti ai protagonisti della cronaca nera americana, film e serie tv.
Ad arricchire la sua performance ci sono state delle strofe in dialetto e il rifacimento del ritornello di PES dei Club Dogo con Giuliano Palma. Tra le sue 64 barre c’è stato spazio anche a un’esperienza vissuta prima di entrare per la prima volta in cabina elettorale quando un politico ha cercato di corromperlo per racimolare voti, tentativo rispedito al mittente con un disegno eloquente sulla scheda elettorale.
Kid Yugi: una conferma dello status artistico
Le rime di Yugi arrivano a un mese di distanza dalla prima puntata – che ha visto come protagonista Rhove – con un appuntamento molto atteso dagli appassionati di rap e del format più in voga negli ultimi anni. Il rapper si è affidato al potere evocativo delle parole – incasellate con il suo stile di scrittura inconfondibile – e alla trama sonora cupa di Depha Beat.
Questo episodio di Red Bull 64 Bars rappresenta per il rapper classe 2001 la conferma dello status artistico raggiunto nel giro di pochissimi anni (rimarcato dagli oltre 2 milioni e mezzo di ascoltatori mensili su Spotify), inserendosi nel suo percorso musicale che l’ha visto scalare le classifiche e ottenere la certificazione di disco d’oro a una sola settimana dalla pubblicazione dell’album I nomi del Diavolo, uscito venerdì 1 marzo per Emi Records / Universal Music Italy.