La scena Urban in America la stanno trainando le donne, questo è quello che diceva Gabriel Seroussi a Urban Tales qualche settimana fa. In Italia le cose arrivano un po’ dopo però arrivano e piano piano le donne si stanno prendendo anche la scena italiana. Una delle donne che secondo molti potrebbe essere presto al centro della scena è Lokita che è passata a trovarci per la nuova puntata i Urban Tales.
Lei si definisce malata di mitologia greca, il suo nome d’arte infatti deriva da Loki, un personaggio secondo lei incompreso: “ho sentito la necessità di femminilizzarlo – spiega Lokita – ma anche di dargli un doppio senso, rendendolo ulteriormente fraintendibile. A quel punto l’ho sentito mio“.
Lokita, dalle influenze più disparate di casa sua all’hip hop
Il suo rapporto con la musica parte dal canto, passione nata a casa sua dove ha avuto “la fortuna di essere circondata da persone con gusti musicali diametralmente opposti fra di loro. Quando nel weekend si utilizzata lo stereo, mia madre ascoltava Disco Inferno, mio padre le colonne sonore di Ennio Morricone. Tramite MTV invece ho scoperto l’hip-hop ’90-2000“.
Dalla musica allo sport, in particolare l’MMA, Lokita ha raccontato di come è nato l’interesse per queste arti marziali, ma non potevano mancare le curiosità sul suo lavoro, tipo quella volta in cui, registrando il videoclip di Face-ID in un’ascensore pubblica, si è ritrovata in momenti quasi imbarazzanti con le persone del building che avrebbero voluto prendere l’ascensore.
Il rapporto con Drillionaire
Di fondamentale importanza per la sua carriera è stato il producer Drillionaire che ha appunto prodotto gran parte dei suoi lavori discografici d’esordio. “All’inizio cercavo di capire quali potessero essere i passi da fare per rendere un mestiere quello che era la mia passione – racconta Lokita ai microfoni di Urban Tales – le due strade per chi non ha nessun tipo di collegamento con l’industria musicale sono o il talent oppure il lavorare sul proprio prodotto cercando di farlo ascoltare a chi di dovere. Avendo degli amici appassionati di musica, ho chiesto a loro di presentarmi il loro producer: io avevo solo testi, mi serviva la musica. Così è nato la collaborazione con Diego (Drillionaire)“.
La chiacchierata con Lokita si è conclusa con un gioco che ha svelato non pochi retroscena sulla sua carriera e non solo tipo… Sanremo 2025?