Il tempo incerto non ha fermato gli 84.000 che ieri sera, 23 settembre, hanno fatto tremare l’Ippodromo SNAI di Milano. Marra e i suoi hanno decisamente segnato la storia del rap, dell’hip-hop e non solo, potremmo dire della musica tutta. Il Marrageddon ieri ha fatto la sua prima tappa a Milano, prima di fermarsi a Napoli il prossimo weekend, riunendo il meglio dell’hip-hop in quella che è stata una grande festa decisamente ben riuscita.
L’hip-hop in Italia si fa rispettare, è vivo, non ci sono dubbi e l’ha dimostrato ancora una volta grazie ai numerosi artisti che sono saliti sul palco, scelti accuratamente dal padrone di casa, che oltre ai nomi sacri del rap italiano, ha dato una possibilità anche i più giovani talenti che si stanno facendo notare dalla scena negli ultimi anni. Fra loro Anna, MILES, Shiva, Paky e Kid Yugi che con Urban Radio abbiamo incontrato all’Invincible Fest e con cui Alessandra Bellotti ha fatto quattro chiacchiere.
Il palco del Marrageddon è un monumento dell’hip-hop
Da Fabri Fibra a Salmo, fino ad arrivare a Guè per Santeria, il cast scelto da Marra ha trasformato quel palco immenso in un monumento della musica. Ovviamente non sono mancate le sorprese: Tedua si è aggiunto in scaletta all’ultimo scatenando un’entusiasmo incredibile nel pubblico che quest’anno ha imparato a conoscerlo, portando il suo album “La Divina Commedia” in cima alle classifiche FIMI per oltre 10 settimane, stabilendo un vero record.
Anche lui a sorpresa, durante il set di Salmo, è arrivato Noyz Narcos, non a caso, visto che insieme hanno lanciato la news più importante della serata: arriva un joint album anticipato da un duetto inedito dei due.
Marrageddon segna un un punto importante per la storia dell’hip-hop italiano che quest’anno festeggia i suoi 50 anni di vita. Un traguardo raggiunto, quello di ieri sera, che testimonia la vittoria di un genere che per anni era destinato a vivere nei piccoli club di quartiere, negli scantinati o per le strade di periferia e oggi guadagna parterre infiniti con decine di migliaia di fan che cantano i testi dall’inizio alla fine, senza dimenticare però le origini, fondamentali per tutti quelli che ieri si sono esibiti a Milano.
Marra fa saltare gli 84.000 a Milano
L’adrenalina ha raggiunto i livelli massimi quando Marracash è salito sul palco e, fra fuochi d’artificio, luci stratosferiche e visual da paura, ha ripercorso tutta la sua storia musicale partendo dagli esordi con “Badabum Cha Cha” fino ai giorni nostri non dimenticando le collaborazioni, ospitando sul palco Blanco, Lazza, Madame, Mahmood fino a Guè, probabilmente l’ospite più atteso.
Oggi il rap italiano vive una nuova era, è sempre più fra la gente, fra mostri sacri e nuovi talenti che lo tengono in vita e se questo è possibile è anche grazie a chi ne parla, a chi lo fa riscoprire alla gente online o in radio, primo fra tutti Wad che ieri ha aperto la serata e ha commentato tutto l’evento su m2o e Radio Deejay, emittenti ufficiali dell’evento, fra le prime a dare una chace in Italia al Rap.
Amadeus a Sanremo ha portato il rap nel pop italiano
“Amo tutto ciò che è pop, cioè tutto quello che arriva alla gente” ha sottolineato Amadeus che si aggirava nel backstage, magari in cerca di novità per il prossimo Sanremo. Del resto è anche grazie a lui se il rap si è inserito nel pop in questi anni: da grande conoscitore della musica, del resto Amadeus ha iniziato dalla radio, in questi ultimi anni da direttore artistico del Festival della canzone italiana ha osato, portando al grande pubblico anche il rap e l’hip-hop.
Ma se è vero che ieri è stato scritto un nuovo capitolo, dobbiamo ringraziare anche tutti coloro che erano su quel palco a partire da Marracash che ieri si è confermato ancora una volta il “King del Rap”.