Monica scende dal palco durante un live per fermare l’aggressione di una donna

La violenza sulle donne è una piaga da estirpare. Spesso, purtroppo, non bastano le parole per ribadirlo. Servono azioni concrete: è quello che ha fatto Monica, scendendo dal palco per fermare un’aggressione durante un suo concerto.  

Monica: tra la folla in difesa di una donna

Sabato 22 luglio, l’artista r’n’b si è esibita al Riverfront Music Festival di Detroit. Se sul palco tutto stava andando per il meglio, in platea le cose si stavano mettendo male. Favorita dalla posizione del palcoscenico, Monica è riuscita a scorgere il momento in cui una spettatrice è stata picchiata da un uomo. L’aggressione ha mandato su tutte le furie la cantante al punto da fermare il live per andare tra la folla a redarguire l’aggressore, sollecitando poi la sicurezza per allontanarlo:

«Don’t you hit her like that! Listen, if y’all don’t get that nigga up outta here. Is you out your fucking mind? You don’t hit no fucking lady like that! Fuck-ass nigga».

Anche i fan si sono schierati contro l’uomo, urlando a gran voce di portarlo via dalla Hart Plaza, luogo dell’evento. L’artista, tornata sul palco visibilmente turbata, si è scusata con il pubblico per la sua reazione:

«I want to apologize, ya’ll, that shit triggered me. I seen him punch that lady in the face, I lost my fuckin’ temper. I apologize ya’ll. I apologize from the bottom of my heart. I was gonna knock ass out with this fuckin’ mic».

Monica: gli apprezzamenti dall’organizzazione del Riverfront Music Festival

Il portavoce del Riverfront Music Festival, Andrus Macdonald, ha parlato dell’accaduto ai giornalisti che gli hanno chiesto un commento, ringraziando Monica per il gesto e condannando ogni forma di violenza, specialmente nei confronti delle donne:

«First and foremost, we want to extend our heartfelt gratitude to Monica for her courage and decisive intervention during an unfortunate incident at our Festival. Her actions demonstrated a commitment to the safety and respect of her fans, reinforcing our belief that she is not just an extraordinary talent, but an extraordinary individual as well.

We are truly saddened that an event meant to bring joy and unity to our community was marred by an act of violence. We strongly condemn any form of violence, particularly against women, and we are actively working with local law enforcement to ensure that the individual involved is held accountable.

To our festival-goers, the well-being and safety of our audience, artists, and staff are always our top priority. We would also like to commend our attendees for their patience and understanding throughout this event. Your cheers of support for Monica truly embodies the spirit of our community and the music we celebrate».

Monica
Monica

Monica: un altro live fermato a causa di una rissa

Non è la prima volta che Monica ferma un live a causa di violenze tra il pubblico. Nell’aprile di quest’anno, durante un concerto a Washington DC, la cantante ha fermato lo spettacolo mentre stava per intonare la sua Why I Love You So Much, poiché aveva notato che stava scoppiando una rissa tra due donne in platea. Dopo aver chiesto al dj di interrompere la musica del brano, Monica si è rivolta alle persone coinvolte nella colluttazione, ironizzando proprio sulla canzone che stava per eseguire:

«Come on now, I’m singing a love song. I ain’t singing ‘Knuck If You Buck,’ baby, calm that shit down. Somebody take her, get her a drink on me. Calm down».

Mentre le due donne venivano scortate fuori dalla sicurezza, l’artista ha dedicato loro la canzone So Gone del 2003.

È giusto usare le parole per sensibilizzare le persone verso il rispetto altrui, ma non è sempre sufficiente. Ben vengano queste prese di posizione da parte di artisti e artiste che fanno notizia in modo positivo, che alzano polveroni per in modo giusto e che possono dare un apporto concreto contro ogni forma di violenza nei confronti delle donne.

Monica
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Donato Cerone
Donato Cerone

Lucano dal mezzo sangue pugliese (un po' come nel film di Harry Potter, ma senza il principe). Mi occupo di comunicazione digitale, amo l'economia di azienda e ogni forma organizzativa. Mi piacciono le parole, ancor di più se sono incasellate tra gli schemi metrici e le melodie su quattro quarti del rap, quelle della musica rock o del cantautorato. Sono appassionato di supereroi, come quelli dei fumetti che hanno spazio su grande schermo e serie tv, ma nella vita vera preferisco gli sfigati.
Creativo con i numeri, razionale con le idee.

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