Forse qui in Italia c’è stata poca risonanza (soprattutto per quanto riguarda i mass media), ma in America i 50 anni dell’hip hop sono stati una festa continua. L’ultimo evento è stato un enorme concerto nel quale i più grandi artisti hanno dato il meglio di sé. Tra questi, c’è stato un live a sorpresa: quello di Nas con Lauryn Hill.
Nas: i live, gli ospiti e la riconoscenza
Un mega concerto nella città dove tutto è iniziato nel 1973. Allo Yankee Stadium, nel Bronx, l’11 agosto è andato in scena un live per celebrare i 50 anni dell’hip hop con alcune delle più grandi star del rap americano. Anche se il suo show non era stato annunciato con largo anticipo, in tanti si aspettavano la partecipazione di Nas vista la presenza di Mass Appeal, società che detiene dei diritti sulla sua musica.
Infatti, a pochi giorni dal concerto, è stata confermata la sua esibizione, ma non era solo. Il rapper del recente album Magic 2 (che pochi giorni fa ha pubblicato il video del singolo Motion estratto dallo stesso disco) è salito sul palco pronunciando parole d’amore per la cultura hip hop, dicendo di sentirsi nell’unico posto in cui dovrebbe essere:
«Right now I feel like I’m in the only place I should be. Since ’73, Hip Hop was born for you and me».
Subito dopo ha presentato Lauryn Hill davanti a una folla festante che ha fatto da cornice alla loro esibizione congiunta sulle note di Nobody (brano contenuto nel disco King’s Disease II della leggenda del Queensbridge nel 2021). Dopo questa collaborazione più recente, il duo è passato al loro featuring del ’96 If I Ruled the World (Imagine That) – presente nell’album It Was Written – per poi lasciare il centro della scena alla sola Lauryn Hill con i grandi classici della sua carriera solista e quelli dei Fugees: Ready or Not, Doo Wop (That Thing), Killing Me Softly With His Song e Fu-Gee-La.
Prima del grande spazio lasciato a Ms. Lauryn Hill, a salire brevemente sul palco con Nas è stato Kool G Rap. C’è stato anche un momento di riconoscenza: sul palco sono saliti Dj Kool Herc e Cindy Campbell; a loro, Nas ha espresso tutto l’amore e la gratitudine per quanto hanno fatto e per quello che rappresentano ancora oggi per la cultura hip hop. In chiusura, Nastradamus ha eseguito il suo brano One Mic – tratto da Stillmatic – per poi lasciare il palco ai Run-DMC.
50 anni di Hip Hop: la festa allo Yankee Stadium
La celebrazione del mezzo secolo raggiunto dalla cultura hip hop, in America, è iniziata da tempo. Sono state tante le iniziative intraprese, come quelle ideate da KRS-One, ad esempio, così come i dischi lanciati da Dj Premier e Swizz Beatz. Il culmine è arrivato proprio l’11 agosto – giorno in cui ricorre il party di Kool Herc nonché data dell’Hip Hop Celebration Day istituita dal Governo americano su proposta del disegno di legge presentato dal senatore Charles Schumer – con il concerto svolto allo Yankee Stadium.
Nato dalla collaborazione tra Mass Appeal, Live Nation e i New York Yankees, il live nella città che ha dato i natali all’hip hop ha incluso i Run DMC, Snoop Dogg, Wiz Khalifa, Lil Wayne, Ice Cube, A Boogie Wit Da Hoodie, Fat Joe, Kid Capri, Lil Kim, Remy Ma, Trina, T.I., Cam’Ron, Common, EPMD, Ghostface Killah, Lupe Fiasco, Slick Rick, KRS-One così come ci sono stati anche set per omaggiare personaggi storici come Kurtis Blow, Grandmaster Caz, Roxanne Shante, Melle Mel e la Sugarhill Gang.
Hip Hop Hall of Fame: Nas è nella storia
Nas non è solo stato tra i grandi protagonisti del live allo Yankee Stadium. Di recente, il rapper è stato inserito nella Hip Hop Hall of Fame di Billboard insieme a Lil Wayne. Durante la premiazione, Nas ha ripercorso brevemente il suo background, pronunciando parole d’amore per il rap ed elogiando gli artisti che lo hanno ispirato:
«I didn’t get into it for awards; we got into it because we love the artform. 50 years of Hip Hop. 50 years of Hip Hop saluting some of the pioneers who inspired me…since DJ Mr. Magic started rap radio, since Marley Marl and Red Alert made us record mixtapes of our own when this shit was underground.
From seeing it from back then, I’m just so honored to still be alive to see it be 50 years as a fan. So I want to thank you all for getting awards at 49, not when I was 29. But I appreciate you. I ain’t gonna lie, I stayed away from award shows back then, I thought that shit was the devil … But it ain’t. You make it what it is».