Da Roma, ma lui è ormai un milanese adottato, è passato a trovarci a Urban Tales Numi. Il suo album uscito da poco gira intorno a un concetto molto figo basato su tre parole che la fanno da padrona nel nostro mondo moderno: Fast, Cheap e Good. Il sottotitolo “You can only have two” fa riflettere ed è lo stesso artista a spiegarcelo in apertura.
“Deriva da un concetto di marketing, quasi un motto – racconta Numi – ne puoi avere solo due perché se una cosa è veloce ed economica sicuramente non sarà buona. Ci sono delle eccezioni ma di solito funziona sempre così. È un sequel del mio album precedente, ‘Out Out’ che ricalca il tema della scelta“.
Abbiamo tre vie: Fast-Chip, Cheap-Good o Fast-Good secondo quanto raccontato da Numi: “Il concetto è nato in maniera molto spontanea anche con i miei amici con cui valutavamo i posti dove andavamo in questo modo. Poi mi sono flashato e chiuso con questo concetto che ho rielaborato attraverso tutti i pezzi scelti per l’album“.
“A mio parere sono riuscito a fare un album Fast-Cheap-Good – spiega Numi – ma poi è sempre il pubblico che giudica. Ho cercato di fare del mio meglio pe trovare la giusta via di mezzo cercando di fare le cose da agonista mettendo mi a confronto con la musica italiana e oltreoceano“.
Numi: i pro e i contro del suo trasferimento da Roma a Milano
Muoversi da una capitale all’altra per Numi “è stato strano – racconta- a Roma avevo creato il mio team fatto di persone che mi seguivano ed ero dentro l’ecosistema romano. A Milano sono arrivato inseguendo la voglia di migliorarmi. Avevo un amico che mi ha chiamato con una camera in casa che gli si liberava e da lì è ricominciato tutto. Ho trovato nuove persone, nuove amicizie ma ho anche avuto tante delusioni a livello musicale non avendo più il quartiere che mi sosteneva“.
Dal suo nuovo progetto discografico alla sua nuova vita a Milano, durante l’intervista a Numi abbiamo esplorato anche la parte artistica più intima del rapper nell’intervista disponibile in forma integrale su YouTube.