“Urban Pod” è il podcast ufficiale di Urban Radio: una chiacchierata con due protagonisti della scena urban romana per parlare di musica, territorio e qualche chicca imperdibile.
Urban People, è online il nuovo episodio di “Urban Pod”, il podcast di Urban Radio prodotto da Radiospeaker.it e condotto da Riccardo Zianna e Federica Razzano (ex allievi del corso di conduzione radiofonica di Radiospeaker.it). Gli ospiti di questa puntata sono Riccardo Cotumaccio, content creator, e Lamia, rapper.
Alex Polidori e Ukulele: conosciamoci
Sin dall’inizio, il clima è rilassato e informale, una chiacchierata tra amici portata avanti con battute e riferimenti personali che mettono subito a proprio agio sia gli ospiti sia gli ascoltatori. Siamo partiti dal quotidiano, in senso letterale, chiedendo dettagli sulla giornata di Alex e Lele. Ci incuriosiva sapere se per esempio sono riusciti ad andare al mare, in sintonia con la stagione estiva e le recenti ispirazioni nelle rispettive canzoni.
Radici Romane e Identità
Un tema centrale della chiacchierata è il legame con la città di Roma, intesa non solo come sfondo geografico ma come elemento identitario. Alex racconta di essere nato a Colli Aniene, quartiere di Roma Est poco centrale ma neanche periferico, dove ha vissuto fino alla preadolescenza prima di trasferirsi a Nerola, in Sabina, per poi tornare “a sei metri da dove sono nato”. Ci ha descritto la sensazione di casa e appartenenza, ma non nasconde la difficoltà di inserirsi in una realtà più rurale durante l’adolescenza, dove i ritmi sociali e le mentalità erano differenti.
Ukulele, invece, si definisce “di Flaminio, Piazza Mancini”, con legami anche a Torpignattara. Ricorda con nostalgia le giornate vicino allo stadio, la routine da abbonato della Roma, e la dimensione quasi paesana che la città acquisisce per chi la vive ogni giorno: tutti si conoscono, i luoghi e le abitudini diventano una seconda pelle.
Roma: Tra Ispirazione e Frustrazione
Un lungo passaggio della chiacchierata è dedicato all’ambivalenza che Roma suscita nei due artisti. Da un lato, la città offre scorci e suggestioni uniche, capaci di ispirare chiunque si occupi di arte. Alex sottolinea come l’atmosfera della Capitale, tra centro storico e quartieri popolari, affondi nella musica che ascoltava da bambino grazie al padre, anch’egli musicista. Girando per Trastevere, per esempio, riaffiorano melodie delle canzoni romaneschi, stornelli, riferimenti ad artisti iconici come Alvaro Amici o Lando Fiorini, partner artistico del padre.
Entrambi raccontano episodi di vita quotidiana come lunghe passeggiate nei rioni storici, giri in bici o monopattino fino al centro di notte: esperienze che, nonostante la routine, riescono ancora a sorprendere e ispirare con la loro bellezza.
Tuttavia, Roma è anche fonte di disagio: il traffico caotico, la cronica difficoltà di parcheggio, le distanze che scoraggiano la socialità, il caldo che sfianca. Alex, la cui professione di doppiatore lo porta spesso a spostarsi da uno studio all’altro della città, descrive il traffico come il principale motivo di stress della sua vita: “Per me il traffico è la cosa che mi fa odiare questa città, odio bonario, s’intende”. Anche Ukulele sottolinea come la lentezza delle relazioni professionali e il clima quasi “paesano” a lungo andare possano rendere opprimente restare fermi in una metropoli che, per certi aspetti, ragiona come un piccolo paese.
Musica, Doppiaggio e Aneddoti
Siamo poi passati all’esplorazione della doppia anima artistica degli ospiti. Alex riflette sul suo percorso: partito con una dizione “pulita” per esigenze di doppiaggio, ha imparato a lasciarsi contaminare dalla cadenza romanesca anche nei pezzi musicali. Descrive come questa scelta lo abbia aiutato a sviluppare una personalità autentica e riconoscibile nelle sue canzoni.
Proseguono con aneddoti dal mondo del doppiaggio e della musica dal vivo: Alex che si ritrova riconosciuto come la “voce di Spider-Man” fuori contesto, Ukulele che racconta delle serate passate a suonare nei locali sotterranei di Roma, ora perlopiù chiusi, in un’atmosfera quasi clandestina ma ricca di energia.
Gioco e Conclusione
Nel finale, i nostri ospiti si cimentano in un piccolo gioco-intervista, ricevendo domande e “imprevisti” dalle carte. Ne emergono ulteriori dettagli umani e professionali, come il modo in cui la voce di Alex venga spesso riconosciuta e associata ai personaggi doppiati, anche nella più banale quotidianità.
Insomma, questa puntata di Urban Pod è davvero una hit, quindi iscriviti al nostro canale YouTube per non perdere tutte le altre in anteprima assoluta. CLICCA QUI per sostenere il podcast e sostenere la cultura urban della capitale.
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