“Urban Pod” è il podcast ufficiale di Urban Radio: una chiacchierata con due protagonisti della scena urban romana per parlare di musica, territorio e qualche chicca imperdibile.
Urban People, è online il nuovo episodio di “Urban Pod”, il podcast di Urban Radio prodotto da Radiospeaker.it e condotto da Riccardo Zianna e Federica Razzano (ex allievi del corso di conduzione radiofonica di Radiospeaker.it). Gli ospiti di questa puntata sono Riccardo Cotumaccio, content creator, e Lamia, rapper.
Introduzione e Ospiti
Gli ospiti di questa puntata di Urban Pod sono la content creator e influencer Silvia Tirado e il rapper Colewsky, chiamato per nome Lorenzo durante la puntata. Ci siamo subito resi conto della diversità degli animi presenti, e ci siamo posti l’obiettivo di esplorare da differenti prospettive la realtà romana.
Vita Quotidiana e Origini Romane
Dopo i primi convenevoli, parte una discussione sulla quotidianità romana, centrandosi su traffico e ricerca di parcheggio, elementi che entrambi gli ospiti identificano come esperienze tipicamente “romane”. Silvia racconta di preferire camminare e della difficoltà di orientarsi e parcheggiare in zone poco conosciute, mentre Colewsky narra la sua esperienza più fortunata col parcheggio ma comunque caotica.
Segue una riflessione ironica sui semafori e il traffico di Roma, con battute sugli eterni tempi d’attesa e proposte pseudopolitiche per migliorare la mobilità cittadina. Gli ospiti vengono poi invitati a raccontare le loro radici: Silvia è nata e cresciuta nella zona nord di Roma (Cassia, Ponte Milvio, Flaminio, con studi a Piazza Mazzini), mentre Colewsky viene dalla periferia est (Colli Aniene, abita ora a Rebibbia).
Percorsi Professionali e Ispirazioni
Si passa a discutere delle influenze artistiche e professionali. Colewsky cita come modello Gemitaiz spiegando come la sua sincerità, esposizione sui social e poliedricità lo abbiano ispirato sia musicalmente che caratterialmente. Sottolinea come si rispecchi nella capacità dei suoi riferimenti di mescolare generi e modi di essere, una dinamica che considera affine anche a Roma stessa, città poliedrica per eccellenza.
Silvia racconta come a volte si senta “un alieno” facendo contenuti a Roma, notando una differenza di mentalità rispetto a Milano o all’estero. Sottolinea quanto a Roma ci sia ancora poca abitudine a vedere lavori creativi in pubblico e come chi fa foto o video rischi spesso di venire osservato in modo giudicante o incuriosito, quasi fosse uno “spettacolo da circo”.
Roma, Accoglienza e Lavoro
La discussione si sposta sul tema dell’accoglienza di Roma verso chi lavora nell’arte o nel digitale. Silvia percepisce una città ancora arretrata rispetto ad altre realtà, con molte barriere mentali e culturali verso nuovi modi di lavorare. Colewsky, dal lato musicale, vede Roma come poco accogliente non solo per la mancanza di infrastrutture, ma anche per la saturazione di artisti e una certa mancanza di voglia di fare le cose realmente, in modo continuativo. Si sofferma sul tema della differenza tra Roma e Milano: a parità di difficoltà organizzative, a Milano i giovani emergenti sono spesso più moderni e internazionali, mentre a Roma si tende a seguire uno stesso canone stilistico.
Possibilità di Trasferimento e Futuro
Gli ospiti riflettono su scelte di vita e possibilità di trasferirsi. Silvia racconta di esperienze lavorative all’estero (tra cui Dubai) e afferma di non essere legatissima a Roma al punto da escludere un trasferimento, soprattutto per ragioni di crescita personale e professionale. Sottolinea anche l’importanza dello studio e della multidimensionalità personale, raccontando del suo percorso universitario in lingue e culture straniere e di quanto sia impegnativo restare al passo fra lavoro nei social e la tesi sull’emancipazione della donna come scrittrice.
Questa parte del podcast tocca anche il tema dei pregiudizi verso chi lavora come influencer o in ambiti creativi, con Silvia che sottolinea quanto non ci sia nulla di scontato nell’unire un percorso accademico a quello digitale, e che ancora oggi chiunque, uomo o donna, rischia di venire sminuito solo perché fa un lavoro visivamente esposto.
Momenti Ludici e Finali
Non manca una parte più giocosa, con momenti in cui gli ospiti partecipano a gag e giochi a sorpresa, tra cui simulazioni di televendite e risposte a domande “genie della lampada” sui propri sogni di collaborazioni: Colewsky nomina ancora Gemitaiz, mentre Silvia sogna di collaborare con Camilla Coelho.
Nelle battute finali, vengono condivisi aneddoti divertenti sulle difficoltà pratiche di lavorare “sul campo” a Roma, dai shooting rovinati da passanti poco rispettosi agli interminabili preparativi per un trucco perfetto. L’impressione finale è una Roma amata ma impegnativa, una città dove chi si occupa di creatività e comunicazione deve lottare per innovare e farsi spazio, rimanendo però legato alle proprie radici e all’energia della Capitale.
Insomma, questa puntata di Urban Pod è davvero una hit, quindi iscriviti al nostro canale YouTube per non perdere tutte le altre in anteprima assoluta. CLICCA QUI per sostenere il podcast e sostenere la cultura urban della capitale.
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