Red Bull 64 bars: la festa del rap contiua a Scampia

A Napoli la festa del rap non si ferma e dopo il Marrageddon dello scorso weekend, è arrivato Red Bull 64 Bars che ieri sera ha fatto saltare 10.000 persone a Scampia oltre che centinaia di migliaia di utenti connessi online in diretta.

Sul palco sono saliti Geolier, Lazza, Noyz Narcos, Rose Villain, Marracash e Luchè insieme a Miles che non si è staccato un attimo dalla super console incastonata nel gigantesco ledwall che sovrastava il palco. Il vero sfondo però erano le Vele, simbolo di Scampia, che facevano da scenografia al grande show di Red Bull arrivato alla sua seconda edizione.

Red Bull 64 Bars: dove gli incubi diventano sogni e i sogni diventano realtà

Un intro da brividi ha dato il via alla musica con una voce robotica che viene dal futuro a introdurre la serata fra visual futuristiche e le urla del pubblico che si facevano sempre più intense a caricare ancora di più. È l’anno 4096, siamo a Scampia dove la musica è tutta uguale eppure “c’è un posto dove gli esseri umani riescono ancora a parlare con parole vere. C’è un piccolo studio di registrazione, al cui interno una visione cambiò il mondo. Nell’anno 4096 gli incubi possono diventare sogni e i sogni possono diventare realtà.

Sul palco arriva Miles che fa partire la musica ed è lui stesso ad animare l’inizio della festa. Sul suo microfono c’è una Go-Pro grazie alla quale puoi finire direttamente in console. Poi arriva Geolier, padrone di casa, e si inizia a cantare. Dopo di lui Noyz, Rose Villain, Lazza, Luchè e le special guest Anna insieme a Chain e Marracash che ormai a Napoli è di casa.

In Italia, in poco più di 10 giorni, il rap ha toccato vette inesplorate da questo genere che fino a qualche anno fa era per pochi. I festival e le nuove leve del rap e dell’hip-hop, hanno portato questi generi nelle piazze oltre che in radio. Tutto questo culmina nel 2023, l’anno in cui l’Hip-Hop festeggia il suo 50° compleanno.

Il futuro del rap è donna?

Sono sempre di più le donne che spopolano nel rap in tutto il mondo, Nicki Minaj o Doja Cat sono solo due esempi e in Italia sappiamo farci rispettare. Ieri al 64 Bars sul palco Rose Villain e Anna hanno infuocato Scampia portando alta la bandiera delle donne nel rap in Italia.

Lo dimostrano i numeri, per fare un esempio, Anna solo a 16 anni è stata l’artista più giovane ad aver conquistato la vetta della Top Singoli della FIMI. Fra l’altro sempre Anna al momento è l’unica presenza confermata del 64 Bars 2024 e questo la dice lunga.

Radio Deejay ed m2o presenti dal primo istante

Ma se il Rap e l’Hip-Hop in Italia ce l’hanno fatta lo dobbiamo a chi fin da subito ci ha creduto, alle radio che hanno scelto di diffondere questo genere anche quando era in controtendenza con tutto il resto, a chi cercava le novità in America e provava a portarle in Italia. Prima fra tutti c’è sempre stata Radio Deejay, presente anche ieri sera insieme alla sorella minore m2o, radio diretta fra l’altro proprio da Albertino, che alla fine degli anni ’80 su Deejay aveva portato il rap e l’hip-hop con “Venerdì Rappa” condotto insieme a J-Ax ed Esa.

Da quel momento non è mai più finita. Oggi, insieme ad Alba, on air c’è anche Wad che ha aperto la serata e che “nel suo piccolo” ogni giorno porta in radio un pezzo dell’hip-hop, dai più famosi ai giovani in cerca di spazio. Deejay c’è sempre stata e adesso c’è anche m2o.

Salmo non c’era ma per Luchè “si poteva fare”

Ha fatto molto parlare, nei giorni scorsi, Salmo che si è rifiutato di partecipare all’evento per via del rapporto con alcuni degli artisti saliti sul palco, primo fra tutti uno dei padroni di casa, Luchè, con il quale non scorre proprio buon sangue.

Nulla a che vedere invece con le minacce di morte ricevute dal rapper “anche perché so che se andassi a suonare a Scampia non mi succederebbe niente – aveva spiegato Salmo su Instagram – Il problema vero è che gli artisti in questo format devono interagire tra loro. Quindi, dovremmo fare le prove e stare tutti sul palco a cantare ‘We Are The World’. Sinceramente, non me ne frega un ca**o. Non posso stare sul palco con una persona con la quale non vado d’accordo e voi sapete il perché” aveva concluso riferendosi proprio a Luchè.

Ma per il rapper napoletano, cresciuto in quei quartieri, il problema non si poneva. A poche ore dal concerto, in un incontro con la stampa, Luchè aveva dichiarato che non avrebbe avuto problemi a salire sul palco con Salmo: “Si poteva fare – ha detto – Capisco la sua posizione, ma non sarebbe successo nulla. Se mai ci sarà, il confronto si poteva rimandare a un’altra occasione. Di sicuro, non lo avremmo fatto stasera, per rispetto di tutti i professionisti che sono presenti”.

64 Bars 2024: dove sarà?

Napoli è sempre stata attiva in questo mondo ma adesso più che mai si sta facendo sentire. Prima con il Marrageddon, poi con il 64 Bars si è resa protagonista del mondo rap e hip-hop. Ma ancora non è chiaro dove si terrà la prossima edizione di Red Bull 64, chi c’era ieri spera si possa fare sempre a Napoli a partire da Geolier: “Napoli è una delle capitali del rap in Italia, certo, e io ci voglio rimanere. Può ancora crescere e magari arrivare all’estero, soprattutto negli Stati Uniti“.

Staremo a vedere se la forza che ogni volta dimostra Napoli, riuscirà a portare Red Bull per la terza volta in città. Quello che è certo è che in ogni caso Napoli sarà sul palco e si farà sentire!

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Adriano Matteo
Adriano Matteo

Giornalista iscritto all'albo pubblicisti della Puglia, direttore responsabile della testata Urban News di Urban Radio, oltre che tecnico del suono radiofonico, live e broadcast, grande appassionato di radio in tutte le sue sfaccettature.

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