Drillionaire l’ha fatto davvero. Il produttore ha riunito Lazza, Sfera e Blanco sulla stessa strumentale nel nuovo singolo “Bon Ton”, disponibile da venerdì 23 giugno.
Drillionaire chiama, i big rispondono
Diego Vincenzo Vettraino, vero nome del producer, ha radunato 3 degli hitmaker piú importanti della scena musicale italiana per conquistare i vertici della playlist dell’estate. Lazza è reduce dal successo di Sanremo e dai plurimi riconoscimenti per l’album Sirio mentre l’accoppiata Sfera-Blanco si era rivelata piú che azzeccata due estati fa quando conquistarono gli ascoltatori con il tormentone “Mi fai impazzire“.
“Bon Ton” è pronto a intasare le classifiche e promette di essere uno di quei successoni destinati a restare nel tempo. La melodia entra nella testa dell’ascoltatore e lo rapisce fin dal primo ascolto, il ritmo dato da un beat a cassa dritta é l’ideale per un periodo di festa come quello estivo e il tema delle vicissitudini amorose mixate ai pensieri figli dell’alcool fa breccia nel cuore dei più giovani. La miscela è di quelle esplosive e il beatmaker ha deciso di accendere la miccia per infiammare i cuori degli ascoltatori. Nell’offerta musicale attuale è difficile imbattersi in una canzone capace di catturarti dall’inizio alla fine, “Bon Ton” ce l’ha fatta regalando 4 minuti di assoluta goduria ai fan dell’urban made in Italy.
Drillionaire, il Re Mida dell’hip hop italiano
Da tempo ormai la tag “Diego” all’inizio di un pezzo è sinonimo di garanzia. Dopo aver lasciato definitivamente il calcio professionistico per dedicarsi alla musica Drillionaire è riuscito ad affermarsi ad alto livello anche in ambito musicale. Il beatmaker vanta svariati successi condivisi con grandi firme della scena hip hop italiana. La produzione di “Boss” con Tony Effe è ispirata al banger “In Da Club” di 50 Cent e ha contribuito enormemente alla fortuna del singolo che conta oggi più di 27 milioni di stream su Spotify. Drillionaire è stato l’architetto del sound di Sirio, album di Lazza che nel 2022 ha battuto ogni record. Il tocco del produttore sembra essere magico, ogni progetto che passa dalle sue mani diventa oro, anzi, spesso e volentieri platino. Basti pensare al successo fatto registrare dall’album di Sfera Ebbasta “Famoso“, l’esito del progetto è in gran parte frutto delle intuizioni melodiche e ritmiche di “Drillio”. Si aggiunge poi all’elenco dei successi figli del magic touch di Diego un disco del 2022, “Milano Demons” di Shiva.
E’ l’anno di drillionaire
L’intento è chiaro, il produttore punta a conquistare definitivamente il pubblico e la critica nel 2023. Per riuscire nell’intento ha lavorato negli ultimi mesi al suo primo album “10” in uscita il 30 giugno. Il titolo è di quelli impegnativi ma in fin dei conti nessuno sa cosa significhi portare quel numero sulla schiena più di un ex calciatore. Prima di dedicarsi al suo album di debutto Drillionaire aveva lavorato a 9 dischi e il cerchio andava chiuso, “Il decimo non poteva che essere il mio” ha scritto l’artista sul suo profilo Instagram. Il progetto promette bene per due motivi principali: innanzitutto è il disco con cui Drillionaire si presenta ufficialmente all’industria musicale italiana e in secondo luogo il produttore negli ultimi anni ha collaborato con tutti i big della scena creando un network stabile e di assoluta qualità. Oltretutto la scelta di utilizzare “Bon Ton” come primo estratto ha ulteriormente alzato le aspettative dei fan. “10” promette spettacolo e offre agli artisti della scena uno spazio appetitoso in cui potersi presentare al grande pubblico. I successi fatti registrare dal producer rappresentano un biglietto da visita di tutto rispetto e hanno fatto si che dire di no a una certezza come Drillionaire, oggi, sia davvero complicato per chiunque.