Fine dei giochi oppure si tratta di una pausa? Salmo e Luchè hanno interrotto la faida, mettendo un freno anche agli sfottò dei fan mentre l’intelligenza artificiale sta continuando il beef a colpi di rime.
Salmo e Luchè: dal disrespecting artistico al rispetto dai fan
3 – 3, poi il fischio finale. La fine della partita non ha mandato i due rapper negli spogliatoi, ma sul palco. Ironia della sorte, i due artisti si sono esibiti al Rugby Sound Festival, a Legnano. Salmo il 7 luglio, Luchè il 9 luglio. In entrambe le occasioni, i fan dell’uno hanno intonato cori di beffa per l’altro e viceversa. Inaspettatamente, sia il rapper sardo che l’ex Co’Sang hanno cercato di placare gli animi parlando di rispetto.
Le parole di Salmo
Lebon ha stoppato i cori dicendo che la guerra va fatta con la musica, per poi lasciarsi andare con una battuta:
«No no, raga, noi non siamo così, non li facciamo i cori, noi siamo rispettosi. La guerra ce la facciamo con la musica, noi siamo rispettosi, raga.
Luchè comunque è un artista. Anche se non è bravo come me, comunque gli lasciamo un po’ di rispetto. È una battuta, dai, scusa».
Le parole di Luchè
Sulla stessa lunghezza d’onda è stato il rapper napoletano, interrompendo gli sfottò del pubblico invocando rispetto per il rivale:
«Ragazzi, apprezzo il supporto, però non voglio, non dobbiamo fare così. No no no, ragazzi, no no no. Raga’, per piacere, non è così. Come ha detto anche lui, mi sembra su questo stesso palco, noi la guerra ce la facciamo, ma io penso che ormai ce la siamo fatta, perché non ho proprio niente più da dire.
La guerra ce la siamo fatta nella musica, adesso il pubblico deve restare imparziale, deve ascoltare chi vuole. Quindi, quando andiamo ai concerti, dobbiamo mantenere il rispetto, dobbiamo rispettare la musica degli altri. Ok?
Ecco qua, questo è quello che vogliamo sentire. Il rispetto sempre degli altri, la prima cosa».
Salmo vs Luchè: tra i due litiganti l’intelligenza artificiale gode
Non solo rapper umani, nel dissing sono intervenuti anche quelli artificiali. Dopo le sei diss track di Salmo e Luchè, oltre a quelle di Inoki e Niko Pandetta, due ragazzi si sono chiesti come sarebbero state le risposte di Capo Plaza all’autore di Dove Volano Le Aquile e di Geolier all’artista di Flop, entrambi menzionati dai due protagonisti dello scontro nei loro pezzi. La risposta è stata trovata nell’intelligenza artificiale.
Nel primo caso ci ha pensato Manuel Garrapetta aka Ideahit, rapper e producer di Catanzaro, che ha scritto e cantato il pezzo per poi usare un software per riprodurre la traccia con la voce di Capo Plaza. Nel secondo caso, l’autore è stato il dj Carmine Niccolò Pio Pontecorvo, in arte Kalionte, che ha utilizzato l’IA per confezionare una strofa con la versione artificiale di Geolier.
Entrambi non sono nuovi a questi esperimenti con l’intelligenza artificiale. Ad esempio, di recente, Ideahit ha realizzato una versione del pezzo La Bebe di Yng Lvcas creata con le voci di Sfera Ebbasta, Shiva e Capo Plaza mentre Kalionte ha prodotto un remix del brano Niente Canzoni D’Amore di Marracash e Federica Abbate aggiungendo al featuring Geolier.
In America, questa tecnologia utilizzato in campo musicale sta facendo discutere, ma nei casi suddetti in tanti sembrano divertirsi. L’importante è non scatenare polemiche montate ad arte solo per il gusto di creare scontri finti e inutili. Poi chissà, magari l’uso massiccio di queste tecnologia nella musica porterà al punto di avere una normativa che disciplini l’uso della voce creata artificialmente, proprio come chiedono gli addetti ai lavori in USA.