Entrambi, di solito, non le mandano a dire. Sono stati schietti e diretti anche stavolta. Salmo e Selvaggia Lucarelli si sono scontrati su Instagram. È stato un botta e risposta che cela vecchi rancori.
Salmo provoca, Selvaggia Lucarelli risponde
Tutto è iniziato da un semplice post del 28 maggio 2022, ma è un commento di questi giorni da parte del rapper che ha acceso la miccia. In quel post, Salmo descriveva l’ultimo anno scrivendo:
«È stato l’anno più difficile della mia vita. Concerto abusivo, album, recitare nella serie tv, dirigere colonna sonora, fare un altro album, preparare il live per San Siro … 🤯»
Il primo passo verso lo scontro è stata una risposta di Salmo al commento dell’art director Moab Villain che, ironicamente, ha chiesto: «Quale concerto abusivo?», con il rapper che ha risposto: «Chiedi a Selvaggia Sucarelli».
Dopo diversi giorni, la Lucarelli si è lanciata con un post al veleno contro Salmo accusandolo di sessismo. La giornalista ha scritto:
«Non conosco Salmo, lo ritengo anche bravo. Un anno fa mi ero permessa di dire che il suo concerto ad Olbia fatto senza autorizzazioni, con una pandemia che faceva ancora molte vittime, era stato un errore. Non ha mai risposto nel merito, ma perfino a distanza di tempo, la schifosa battuta sessista storpiando il mio cognome come l’hater medio non ha saputo tenersela. Seguono migliaia di like e “Ahaha”. Avanti così. Forse tra due millenni i maschi riusciranno a rispondere a una donna guardando oltre il proprio pisello. Forse. @lebonwski #salmo»
Pronta la risposta del rapper che prende le distanze dal sessismo accusandola di vittimismo scrivendo:
«Non piangere Selvaggia. Mi hanno storpiato il cognome mille volte non ho mai fatto nessun post a riguardo. Per favore falla finita con sta roba del sessismo che non c’entra nulla. Il vittimismo da opinioninstagram è passato ormai. Forse. Ciao selvà 😘»
Ieri, la Lucarelli ha risposto ancora postando uno screenshot su Instagram scrivendo:
«Qui nessuno sta frignando bello mio. Ti piacerebbe. Invece il mondo è andato avanti, pensa un po’, e una donna se le storpi il cognome in Sucarelli o le mandi il tuo pisello (non richiesto) in chat come tua abitudine, non piange: ti sputtana. Impara. Ciao @lebonwski !»
Per chiudere il cerchio, la Lucarelli ha postato tra le Instagram Stories gli screenshot dei messaggi che le ha mandato il rapper, a proposito di questo scontro al veleno, in cui il rapper le faceva notare il tempo intercorso tra il primo commento e la risposta della giornalista che, a suo dire, le è servito per creare il post per i social, oltre a sottolineare l’inutilità delle sue discussioni. Salmo ha scritto anche che rispetto alla giornalista si sente ignorante, aggiungendo che nonostante questo lei non ha lasciato niente di buono mentre lui verrà ricordato per la musica.
Salmo vs Selvaggia Lucarelli: i riferimenti alle vecchie questioni
Seppure possa sembrare nuovo, questo scontro si porta dietro gli strascichi del passato. Nel botta e risposta, sono due le vicende a cui viene fatto riferimento.
Il concerto di Olbia
La prima vicenda è il concerto gratuito di Olbia, tenuto da Salmo il 13 agosto 2021, in sostegno della Sardegna devastata dagli incendi. Ci sono state molte polemiche: da un lato c’era chi si è indignato per la mancanza delle autorizzazioni e del rispetto delle regole in un periodo in cui non potevano esserci live, dall’altro c’erano persone che sostenevano il rapper e la differenza adottata tra il business della musica e altri settori produttivi, come quello calcistico ad esempio.
Nella polemica intervenne anche Selvaggia Lucarelli che su Twitter criticò il rapper sardo scrivendo:
«Io non sto più neanche a discutere l’opportunità di fare o non fare, ma non si può ignorare la profonda ingiustizia nel vedere che nei concerti c’è un mondo di persone che si sbatte per rispettare le regole e poi assiste a questo (Salmo a ieri a Olbia, concerto gratuito).»
I messaggi hot
La seconda vicenda riguarda dei vecchi messaggi piccanti. Sempre nell’agosto dello scorso anno, due ragazze hanno accusato sui social di aver ricevuto dei messaggi su Instagram da parte di Salmo in cui venivano mostrate le sue parti intime. La questione ha fatto il giro del web, ma non c’è mai stato alcun commento da parte del rapper.
Cosa ci resta?
È difficile dire che Salmo abbia scritto un commento sessista. Il rapper ha mostrato il suo risentimento verso una persona nota, in evidente disaccordo con lui, che come tutti ha commentato una vicenda senza averne voce in capitolo. Tuttavia, potremmo anche dire che Selvaggia Lucarelli aveva tutto il diritto di commentare quella vicenda, perché toccava i temi di un’emergenza sanitaria che ha colpito tutto il mondo.
Allo stesso tempo, il riferimento ai messaggi osé sono stati fuori luogo essendo quel commento una storpiatura infelice del cognome di Selvaggia, non una parola allusiva o sessista.
Di questa vicenda ci restano solo polemiche sterili. Salmo poteva evitare quel commento inutile, Selvaggia Lucarelli poteva evitare di polemizzare per giorni. Non c’è giusto e sbagliato: sono entrambi sullo stesso piano. Meglio pensare alle giuste inchieste della giornalista e alla musica del rapper che proprio stasera arriva su un palco importantissimo come quello di San Siro: un successo per lui e per tutto il rap italiano.