Dopo tante indiscrezioni, è arrivata una sola certezza: Travis Scott presenterà Utopia davanti a una delle sette meraviglie del mondo antico. Tuttavia, la data di pubblicazione del disco è ancora molto vaga.
Travis Scott: dall’Egitto al mondo
Finalmente, ci siamo. Il tanto atteso disco di Travis Scott non ha ancora una data di uscita (seppure i criptici billboard sembrano indicare il 21 luglio come giorno di pubblicazione), ma la notizia è che Utopia verrà presentato attraverso un’esibizione in live streaming dalle Piramidi di Giza.
Che il quarto album in studio del rapper (che arriva cinque anni dopo Astroworld, l’ultimo progetto) sarà legato in qualche modo all’Egitto? Gli unici che finora potrebbero dirlo sono i giocatori della squadra di baseball degli Astros di Houston – città natale dell’artista – che hanno ascoltato il disco in esclusiva prima della partita con i Chicago Cubs del 15 maggio scorso. Tuttavia, nonostante l’importanza dell’artista e del suo lavoro, sembra improbabile che la location scelta indichi la presenza di riferimenti egizi nel disco: non la prima volta che le star scelgono le piramidi per le proprie esibizioni.
Infatti, ai piedi della Necropoli di Giza, in passato, si sono svolti numerosi eventi con i protagonisti della musica mondiale, basti pensare ai Red Hot Chili Peppers nel 2019, a Sting nel 2001, all’italiano Andrea Bocelli nel 2010 e molti altri, fino ad arrivare agli anni ’70 con i Pink Floyd nel 1971, i Grateful Dead nel 1978 e Frank Sinatra nel 1979. Per quanto riguarda l’urban, invece, le star più vicine a questa musica che si sono esibite nella meraviglia egiziana sono state Mariah Carey nel 2010 e Shakira nel 2007.
Travis Scott: le uniche certezze sull’album
Sapere qualcosa sull’album è, appunto, cosa utopica. Come una leggenda metropolitana, si narra che il disco sia chiuso a chiave in quella valigetta del mistero che non è altro che un espediente della campagna promozionale al pari dei cartelloni pubblicitari e della t-shirt regalata a un fan durante un concerto. Scavando più a fondo, potremmo rifarci alle parole del rapper per capire di più del progetto che sta creando molto hype.
Nel maggio di quest’anno, in un’intervista per Pin-Up Magazine, Travis ha svelato piccole sfumature del disco come la produzione svolta con la drum machine MPC – del quale n’è un appassionato – e il concept del disco che ruota sull’idea che le persone hanno bisogno di vedere qualcosa di utopistico come se fosse realtà:
«I made most of my new album on an MPC. I got new ones; I got some old ones. My favorite is the 2000XL. It produces a very distinctive sound that makes it feel alive.
Utopia is something that people feel is so far-fetched and out of reach, some perfect state of mind. But you create it yourself. There are people who achieve utopia every day. They may not be the richest people with the dopest cribs, but it’s a utopia wherever they are, and that’s the most you can have.
With every album I live in these worlds in my mind. I’m trying to show people experiences where utopian things can exist, and you can enjoy yourself and have a good time. They can create energy that spews out magical things, new cures, new buildings, new avenues for people to move forward. People need to see that utopia is real».
Nonostante si sappia ancora poco (inclusa la certezza sulla data di uscita), grazie al pre-order online già disponibile, è stato svelato che l’album avrà ben cinque cover differenti. Inoltre ci saranno dei pack che includono maglie, felpe, cappelli e, ovviamente, il disco in vinile oppure in CD.