Beyoncé: 100mila dollari per aiutare i fan per il rientro dopo il suo concerto

Sotto al suo palco, nonostante la tempesta. Il maltempo è stato il protagonista dell’ultimo concerto di Beyoncé per il tour dell’ultimo album che, in sostegno dei suoi fan alle prese con i conseguenti disagi, ha donato 100mila dollari per aiutarli a tornare a casa.

Beyoncé: il concerto bloccato dalla tempesta

Sabato 5 agosto, Queen Bey ha tenuto un concerto facente parte del Renaissance Tour allo stadio FedExField, nel Maryland. Purtroppo, la tappa è stata caratterizzata da una tempesta che ha ritardato l’esibizione, costringendo gli organizzatori a diramare un’allerta per impedire agli spettatori di raggiungere la platea e di attendere all’ingresso dello stadio.

Dopo due ore, il maltempo ha allentato la presa, lasciando che lo show potesse iniziare anche sotto una più o meno sopportabile pioggia. Beyoncé ha potuto, così, portare sul palco le canzoni dell’ultimo album e altre iconiche del passato come Run the World (Girls) e Crazy in Love. Inoltre, come per le altre date del tour, Bey ha potuto contare su sua figlia Blue Ivy che fa parte del corpo di ballo. Tale madre, tale figlia.

Beyoncé
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Beyoncé cuore d’oro: paga il conto della metro ai fan

Con il ritardo dello show causato dall’acquazzone, gli spettatori hanno rischiato di rimanere bloccati nella zona dello stadio. Infatti, il concerto sarebbe dovuto finire entro l’ora dell’ultima corsa della metropolitana. Visto il disagio, dunque, è stato necessario estendere l’orario del servizio pubblico.

Questo supplemento ha richiesto una spesa di circa 100mila dollari che è stata pagata dalla compagnia organizzatrice del Renaissance Tour, permettendo la circolazione dei treni nelle novantotto stazioni circostanti per altri sessanta minuti senza nessun costo aggiuntivo per i fan.

Beyoncé
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Donato Cerone
Donato Cerone

Lucano dal mezzo sangue pugliese (un po' come nel film di Harry Potter, ma senza il principe). Mi occupo di comunicazione digitale, amo l'economia di azienda e ogni forma organizzativa. Mi piacciono le parole, ancor di più se sono incasellate tra gli schemi metrici e le melodie su quattro quarti del rap, quelle della musica rock o del cantautorato. Sono appassionato di supereroi, come quelli dei fumetti che hanno spazio su grande schermo e serie tv, ma nella vita vera preferisco gli sfigati.
Creativo con i numeri, razionale con le idee.

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