Eminem elogia The D.O.C. nel nuovo documentario

Questa settimana, al Tribeca Film Festival, viene presentato The DOC, il documentario omonimo sul pioniere del rap americano degli anni ’80. In un video pubblicato su Twitter e poi ripreso anche su altri social, Eminem ha elogiato The D.O.C. per la scrittura e il modo di rappare.

Il parere di Eminem su The D.O.C.

Secondo Eminem, The D.O.C. faceva cose che nessun altro aveva ancora fatto. Dopo aver espresso il suo giudizio, il rapper di Detroit ha rappato una strofa di Mind Blowin’, un brano di The D.O.C. estratto dall’album No One Can Do It Better del 1989, per poi ironizzare la sua meraviglia, proprio con il protagonista del documentario, dicendo: «How the fuck did you do that shit, goddamn?».

The D.O.C., da rapper a paroliere

D.O.C. è stato una delle giovani promesse negli ’80. Venne coinvolto da Eazy E per partecipare all’album di debutto degli N.W.A, Straight Outta Compton, per poi diventare un membro stabile del gruppo.

Nel 1989 pubblicò il succitato album di debutto No One Can Do It Better, le cui produzioni vennero affidate a Dr. Dre. Poco dopo l’uscita del disco, avvenne una tragedia che ribaltò la carriera del rapper: dopo una notte al Beverly Hills Hotel, nel novembre dello stesso anno, mentre tornava a casa il rapper ebbe un grave incidente stradale che gli danneggiò le corde vocali e di conseguenza la voce. Sebbene dopo l’incidente abbia pubblicato due album, quel momento ha effettivamente posto fine alla sua carriera da performer nel rap.

Dr. Dre gli diede nuova vita artistica dandogli il ruolo di scrittore, in quanto aveva talento anche nella scrittura. Contribuì a brani come Lil’ Ghetto Boy, A Nigga Witta Gun e Bitches Ain’t Shit presenti nell’album The Chronic dello stesso Dre. Successivamente ha lavorato anche Doggystyle, l’album di debutto di Snoop Dogg.

Cercò di riprendere la sua carriera come rapper, nonostante la voce alterata. Pubblicò l’album Helter Skelter, nel 1996, ma non riscosse il successo sperato e diede luogo a delle tensioni con lo stesso Dre. Dopo un terzo album, dal titolo Deuce nel 2003, i due si riconciliarono e D.O.C. decise di abbandonare la carriera da rapper. Proseguì la strada del paroliere fino a oggi, ottenendo successo e la riconoscenza da parte della scena rap statunitense.


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Donato Cerone
Donato Cerone

Lucano dal mezzo sangue pugliese (un po' come nel film di Harry Potter, ma senza il principe). Mi occupo di comunicazione digitale, amo l'economia di azienda e ogni forma organizzativa. Mi piacciono le parole, ancor di più se sono incasellate tra gli schemi metrici e le melodie su quattro quarti del rap, quelle della musica rock o del cantautorato. Sono appassionato di supereroi, come quelli dei fumetti che hanno spazio su grande schermo e serie tv, ma nella vita vera preferisco gli sfigati.
Creativo con i numeri, razionale con le idee.

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