Lizzo: lascia la musica o i social?

Anche i duri piangono, quelli abituati a sentirsi il dito contro, che si fanno scudo per altri come loro. È successo a Lizzo che stavolta non ha retto le critiche verso il suo aspetto fisico tanto da mettere un punto e annunciare di smettere. Ma cosa di preciso?

Lizzo: lo sfogo via social

La rapper e cantante si è sfogata. Con un post pubblicato su Instagram, l’artista di Special ha sbottato nei confronti di chi la offende per via del suo aspetto fisico. Seppure sia diventata portavoce del body positivity, questa volta il suo desiderio di migliorare l’opinione pubblica si è scontrato con le forti critiche al punto da fare intendere che presto chiuderà le porte alla vita da personaggio pubblico:

«Mi sto stancando di sopportare di essere criticata da tutti nella mia vita e su Internet. Tutto quello che voglio è fare musica, rendere felici le persone e aiutare il mondo a essere un po’ meglio di come l’ho trovato. Ma comincio a pensare che il mondo non mi voglia al suo interno. Sono costantemente alle prese con le bugie che vengono dette su di me per ottenere prestigio e visibilità, ogni singola volta sono il bersaglio degli scherzi a causa del mio aspetto. Il mio personaggio viene preso di mira da persone che non mi conoscono e che non rispettano il mio nome. Non mi sono iscritta per questa merda. La smetto».

Lizzo - Post Instagram 29/03/2024
Lizzo – Post Instagram 29/03/2024

Lizzo: la querela e il processo

Non si sa quale sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma nelle parole di Lizzo possiamo trovare due chiavi di lettura. La prima è quella legata alla questione che tiene banco da mesi ovvero la querela nei suoi confronti per lavoro ostile, discriminazione razziale e religiosa, molestie sessuali e fat shaming da parte di ex ballerine dei suoi spettacoli. La star di About damn time aveva prontamente respinto le insinuazioni, dicendo che avrebbe fatto in modo che quanto fatto di buono non sarebbe stato infangato dalla questione.

Alcune accuse sono state respinte dal giudice mentre una mozione presentata dalla cantante è stata negata. Attualmente il processo è stato sospeso e si prevede che serviranno diversi mesi prima che si concluda. Forse Lizzo si riferiva proprio a questa vicenda dicendo di dover contrastare delle menzogne finalizzate alla visibilità, cosa che è stata sottolineata anche dal suo rappresentante, nelle ultime ore, in risposta all’avvocato delle querelanti. Infatti, dopo il post di sfogo della cantante, il legale che rappresenta le ballerine, Ron Zambrano, ha scritto una dichiarazione di rimprovero per Lizzo, tacciandola di essere alla ricerca di attenzione per sviare l’opinione pubblica:

«È uno scherzo che Lizzo dica di essere vittima di bullismo su Internet quando, invece, dovrebbe guardare sé stessa onestamente. Il suo ultimo post è solo un altro sfogo in cui cerca attenzione per distogliere dai propri fallimenti, continuando a incolpare tutti gli altri per la situazione difficile in cui si trova. La strategia legale e di pubbliche relazioni di Lizzo è un fallimento, quindi sta cercando disperatamente di giocare a fare la vittima. Ha già fatto questi capricci infantili in passato. Nessuno crede davvero che lascerà la musica. Ma dovrebbe smettere di molestare sessualmente, umiliare e maltrattare i suoi dipendenti e finalmente accettare la responsabilità delle sue azioni.

Lei può far sparire tutto questo semplicemente cogliendo l’opportunità di dare l’esempio, ammettere i suoi errori, pagare ciò che è dovuto a coloro a cui ha fatto dei torti e lavorare per diventare una persona migliore. La tossicità delle celebrità sta avvelenando l’industria dell’intrattenimento, Diddy e Dan Schneider ne sono gli ultimi esempi. Neanche la condotta di Lizzo sarà tollerata. Non c’è più un posto sicuro nella società per questo tipo di comportamenti, poiché l’intero settore è pronto a pagare i conti per aver consentito un trattamento così vile dei dipendenti sul posto di lavoro».

Stefan Friedman, portavoce di Lizzo, in una dichiarazione a Billboard, ha risposto all’avvocato consigliandogli di fare gli interessi dei suoi assistiti anziché attaccare Lizzo per portare acqua al suo mulino:

«Con quasi la metà del caso archiviato, 18 testimoni indipendenti schierati con Lizzo e nessun accordo in vista per procurargli la sua gustosa parcella di contingenza, Ron ha iniziato a lanciare selvaggi attacchi personali che non hanno assolutamente nulla a che fare con i clienti che presumibilmente rappresenta. Consigliamo umilmente a Ron di iniziare a rappresentare i suoi clienti e di smettere di rappresentare solo sé stesso».

Lizzo
Lizzo

Lizzo: smettere cosa?

Il secondo aspetto su cui soffermarci è la chiusura del post. Lizzo ha scritto: «I didn’t sign up for this shit. I quit», ma su e da cosa di preciso? È più probabile che la cantante si riferisca ai social e non alla musica. A metà dello scorso mese, su Instagram, la star aveva chiesto ai suoi follower di aspettare ancora un po’ di tempo per ascoltare novità, visto che si trovava al lavoro per creare nuove musica, per poi chiudere il post con quello che sembra essere un accenno al titolo del suo prossimo progetto:

«Sto scrivendo la migliore musica e sono così entusiasta che possiate ascoltarla tutti. Sono quasi pronto per essere di nuovo un essere umano normale, stare fuori, amare e fidarsi delle persone, provare a fare nuove amicizie, andare avanti dal vivo, cantare e parlare del mio dolore e della mia gioia. Datemi solo ancora un po’ di tempo. Grazie per la pazienza e grazie anche a quelli che non mi hanno più seguito, perché ora so a che punto siamo. R___ L___ R___ L___»

Tuttavia, dopo il post che ha allarmato i fan, Lizzo è tornata sui social per mostrare i costumi da bagno della sua linea di abbigliamento. Probabilmente, quindi, il suo è stato un semplice sfogo su quello che sta vivendo ultimamente che, forse, sarà argomento per alcune delle sue nuove canzoni.

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Donato Cerone
Donato Cerone

Lucano dal mezzo sangue pugliese (un po' come nel film di Harry Potter, ma senza il principe). Mi occupo di comunicazione digitale, amo l'economia di azienda e ogni forma organizzativa. Mi piacciono le parole, ancor di più se sono incasellate tra gli schemi metrici e le melodie su quattro quarti del rap, quelle della musica rock o del cantautorato. Sono appassionato di supereroi, come quelli dei fumetti che hanno spazio su grande schermo e serie tv, ma nella vita vera preferisco gli sfigati.
Creativo con i numeri, razionale con le idee.

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