Lizzo risponde alle accuse: «Non c’è nulla di più serio, per me, del rispetto che meritano le donne nel mondo»

È il momento di alzare la voce, ma non sul palco. Dopo la querela da parte di tre ex ballerine appartenenti al suo corpo di ballo, Lizzo respinge le accuse.

Lizzo: «Non lascerò che il buon lavoro che ho fatto nel mondo venga oscurato»

Creazione di un ambiente lavorativo ostile, discriminazione razziale e religiosa, molestie sessuali e fat shaming. Sono queste le accuse per le quali Crystal Williams, Arianna Davis e Noelle Rodriguez hanno citato in giudizio la cantante, la sua società di produzione Big Grrrl Big Touring e il capitano della squadra di ballo Shirlene Quigley per dei presunti fatti successi in occasione del The Special Tour e altre esibizioni pubbliche e non, come quella al South by Southwest e riunioni del team.

Con un post sui propri canali social, Lizzo si è espressa in merito, affermando che le accuse sono false e che le ballerine erano state allontanate per aver assunto comportamenti inadeguati e poco professionali. La cantante ha poi aggiunto che non licenzierebbe né muoverebbe critiche per il peso dei suoi dipendenti, in quanto sa cosa significa provare vergogna per il proprio aspetto fisico. Inoltre, ha sottolineato di prendere seriamente la questione del rispetto verso le donne e che farà in modo che quanto fatto di buono finora non venga infangato:

«Questi ultimi giorni sono stati terribilmente difficili e assolutamente deludenti. La mia etica del lavoro, la morale e il rispetto sono stati messi in discussione. Il mio personaggio è stato criticato. Di solito scelgo di non rispondere alle false accuse, ma queste sono incredibili per come suonano e troppo scandalose per non essere affrontate. Queste storie sensazionalistiche provengono da ex dipendenti che hanno già ammesso pubblicamente che gli era stato detto che il loro comportamento durante il tour era inappropriato e non professionale.

Come artista sono sempre stata molto appassionata di quello che faccio. Prendo sul serio la mia musica e le mie performance, perché alla fine voglio solo pubblicare la migliore arte che rappresenti me e i miei fan. La passione porta con sé duro lavoro e standard elevati. A volte, devo prendere decisioni difficili, ma non è mai mia intenzione mettere qualcuno a disagio o fargli credere di non essere considerato una parte importante della squadra.

Non sono qui per essere considerata una vittima, ma so anche che non sono il cattivo che le persone e i media hanno descritto in questi ultimi giorni. Sono molto aperta con la mia sessualità e con l’espressione di me stessa, ma non posso accettare o permettere alle persone di usare questa apertura per farmi sembrare qualcosa che non sono. Non c’è niente che prendo più sul serio del rispetto che meritiamo come donne nel mondo. So cosa vuol dire provare vergogna per il proprio corpo ogni giorno e assolutamente non criticherei o licenzierei mai un dipendente a causa del suo peso.

Sono ferita, ma non lascerò che il buon lavoro che ho fatto nel mondo venga oscurato da questo. Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato a risollevarmi in questo momento difficile».

Lizzo
Lizzo

Lizzo: tornano a galla alcune dichiarazioni a luci rosse del 2019

Mentre la querela delle tre ex ballerine è stata depositata presso la Superior Court di Los Angeles, Lizzo è corsa ai ripari ingaggiando l’avvocato Marty Singer noto per aver rappresentato star come Chris Brown, Bill Cosby, Charlie Sheen, John Travolta e Jim Carrey, tra gli altri.

Intanto, sono spuntate delle sue vecchie dichiarazioni a luci rosse. Durante una chiacchierata del 2019 con il dj Frank van der Lende andata in onda su 3FM, la cantante ha espresso il suo interesse nel visitare il Red Light District di Amsterdam – il quartiere a luci nella capitale dei Paesi Bassi – e lo strip club Bananenbar:

«I’m trying to go to the show where you eat the banana out the pussy. Which one is that? That’s the Bananaenbar? And they have the banana in the coochie? That’s what I wanna do. I need my potassium if you know what I mean».

Diversi utenti online hanno riportato in auge queste parole, vista l’affinità con i fatti presunti contestati. Secondo la querela, Lizzo è stata accusata anche di aver indotto il cast a palpeggiare le stripper nello strip club di Amsterdam, a prendere dei dildo lanciati dalle spogliarelliste e a mangiare le banane che sporgevano dalle loro vagine. In particolare, la ballerina Arianna Davis ha detto di aver subìto pressioni con dei cori di incitamento guidati dalla stessa Lizzo affinché toccasse il seno di una performer nuda, nonostante avesse rifiutato per tre volte di compiere tale gesto.

Com’era prevedibile, giustamente, Lizzo si è difesa pubblicamente. Al momento, è inutile dare ragione o andare contro una delle parti, occorre attendere che la giustizia faccia il proprio corso.

Lizzo
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Donato Cerone
Donato Cerone

Lucano dal mezzo sangue pugliese (un po' come nel film di Harry Potter, ma senza il principe). Mi occupo di comunicazione digitale, amo l'economia di azienda e ogni forma organizzativa. Mi piacciono le parole, ancor di più se sono incasellate tra gli schemi metrici e le melodie su quattro quarti del rap, quelle della musica rock o del cantautorato. Sono appassionato di supereroi, come quelli dei fumetti che hanno spazio su grande schermo e serie tv, ma nella vita vera preferisco gli sfigati.
Creativo con i numeri, razionale con le idee.

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